Antonella Rega è intervenuta in rappresentanza del MAIE alla Tribuna Elettorale su Rai Italia per la ripartizione estera Sud America.
Rega ha ricordato che il Movimento Associativo Italiani all’Estero vuole abolire l’Imu, questa “imposta iniqua e odiosa, che ormai viene pagata solo dagli italiani nel mondo, come Tari e Tasi”. Queste imposte vanno eliminate, ha sottolineato l’esponente del MAIE, che poi ha proseguito: “Dal 2008 i governi di destra e sinistra che si sono succeduti non sono stati in grado di abolire questa imposta. Vedremo cosa succederà nel nuovo Parlamento”.
Ha puntato il dito anche contro la tassa di cittadinanza per i discendenti dei nostri emigrati, una “tassa vergognosa, imposta agli italiani che hanno sangue italiano, la loro cittadinanza per ius sanguinis dovrebbe essere un diritto costituzionale”, non si può tassare un diritto. Invece “gli italiani nel mondo pagano una tassa di 300 euro, superiore a quella che paga un immigrato che voglia richiedere la cittadinanza in Italia”.
Che poi “dalle parti del Pd raccontano che il 30 per cento di questa tassa va alla nostra rete consolare, per rafforzarla, per migliorare i servizi consolari ai connazionali, invece non è affatto così, la rete consolare cade a pezzi”.
“Come MAIE vogliamo che vengano ripristinate le risorse che sono state tolte dagli ultimi governi al Sistema Italia nel mondo, in particolare alla nostra rete consolare. In Brasile bisogna aspettare dieci anni per fare la cittadinanza, per avere un passaporto un anno, quando si riesce ad avere l’appuntamento”.
Antonella Rega durante il suo intervento ha messo l’accento anche su made in Italy – “bisogna lottare contro la contraffazione e l’italian sounding” – e cultura italiana – “spendiamo 11 milioni di euro per i nostri Istituti di Cultura, la Francia spende dieci volte tanto, la Germania quaranta volte tanto. È una vergogna” -, fino ad arrivare ai nostri connazionali residenti in Venezuela.
In particolare, ai pensionati: “In Venezuela ci sono 5mila pensionati italiani. Di questi, 400 non riescono a riscuotere la loro pensione in euro, che dunque viene cambiata al cambio ufficiale che è dieci volte meno del valore reale della moneta euro. Basterebbe che con un po’ di volontà il governo italiano facesse un accordo con il consolato per mandare lì queste 400 pensioni e farle avere in euro ai nostri connazionali. Per 400 persone, per pensioni minime, che a volte sono di 50 euro, penso non sarebbe difficile da organizzare”.
L’appello finale di Antonella Rega? “Noi come MAIE siamo autonomi e indipendenti, difenderemo il vostro voto in Parlamento. Guardate quel che hanno fatto i partiti tradizionali nel passato, hanno distrutto la rete consolare, messo la tassa sulla cittadinanza, han distrutto la rete delle Camere di commercio, hanno fatto a pezzi il Sistema Italia oltre confine. Votate MAIE, perché il MAIE è la strada giusta”.