“Il MAIE rappresenta davvero il cambiamento necessario. Siamo italiani all’estero, siamo tanti. Uniti, possiamo”. Sono parole del cav. Angelo Viro, dirigente del MAIE, membro del Comites di Panama e imprenditore di successo in Nord e Centro America.
Angelo Viro si è sempre battuto per mantenere alta l’immagine dell’Italia nella sua veste di vicepresidente della Casa de Italia di Santo Domingo, un’istituzione che diffonde da sempre la cultura italiana nella Repubblica Dominicana, organizzando corsi di italiano ed eventi volti ad approfondire i legami plurisecolari del paese ospitante con l’Italia.
A seguito della chiusura della nostra ambasciata, Viro si è attivato subito per la sua riapertura con un impegno a tutto campo, sostenendo spese ingenti di tasca propria e ottenendo un clamoroso successo presso il TAR del Lazio che ne ha ordinato la riapertura.
Il Consiglio di Stato con una decisione che verrà additata sempre come esempio di mala giustizia ha annullato la sentenza del TAR. Indiscutibilmente però anche questa ha contribuito insieme alle pressioni e alle proteste della comunità al ripensamento del governo che tornando sui suoi passi ha ordinato dopo due anni la riapertura della sede diplomatica di Santo Domingo.
Viro può essere definito un guerriero. Sempre dalla parte della sua patria e dei suoi connazionali. A chiunque sarebbero cadute le braccia, davanti alle dichiarazioni dei funzionari della Farnesina che invitavano la comunità a “mettersi il cuore in pace perché l’ambasciata italiana di Santo Domingo non sarebbe stata mai più riaperta”. E l’attuale viceministro Mario Giro è stato costretto invece successivamente ad ammettere in una sua intervista che “i connazionali di Santo Domingo hanno alzato un polverone”.
Un polverone iniziato subito una volta appresa la notizia della chiusura dell’ambasciata con una protesta mirata, attenta e propositiva. Gli immobili della sede diplomatica sarebbero stati sicuramente venduti perché si puntava decisamente al loro realizzo, ma il cav. Angelo Viro ha imposto l’alto là ai funzionari della Farnesina: l’eventuale vendita sarebbe stata oggetto di denuncia penale motivata da evidenti violazioni contrattuali e di legge!
Oggi Angelo Viro è nella sua veste di dirigente del MAIE più che mai dalla parte dei connazionali nella sua area di spettanza e cioè il Nord e Centro America, ma non solo. L’abbiamo visto, infatti, partecipare in Brasile il 13 ottobre 2017 alla manifestazione di protesta per la carenza dei servizi consolari davanti al consolato di San Paolo.
Il Movimento Associativo Italiani all’Estero si avvale di persone come il cav. Angelo Viro. Il MAIE è la sentinella dei diritti degli italiani all’estero. Fa una protesta propositiva in quanto informa costantemente, opera sul territorio in modo concreto con presenza fisica e non esclusivamente virtuale sul posto: il MAIE è padrone del territorio, critica, ma collabora e propone. Si avvale di persone preparate e profondamente conoscitrici dei problemi degli italiani all’estero. Teniamoci stretto il MAIE! Votiamo compatti, rimaniamo uniti attorno al MAIE!
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