Un appuntamento lirico da non perdere. La Carmen di George Bizet verrà rappresentata all’Anfiteatro di Albano, in via dell’Anfiteatro Romano, 40, il 7 agosto, alle ore 21. E’ un’opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée. Rispetto a quest’ultima, vengono apportate alcune varianti, come l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela.
Anche il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale, viene modificato. All’inizio fu concepita come un’opera comica, cioè con i dialoghi non in forma recitativa, ma parlati, successivamente fu modificata. Al libretto collaborò Bizet che scrisse anche le parole della celebre habanera L’amour est un oiseau rebelle. La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe molto successo, non incontrando i favori né del pubblico, né della critica. Purtroppo Bizet morì tre mesi dopo la prima rappresentazione, e non poté vederne la seguente fortuna. L’opera, infatti, arrivò al successo e alla popolarità quando venne rappresentata a fine anno a Vienna. Ai tempi attuali, una delle sue più famose rappresentazioni risalgono al 1996, quando fu interpretata da Beatrice Uria Monzon all’Arena di Verona.
La rappresentazione si svolge in Spagna. La trama si snoda intorno alle vicende della seducente protagonista, la zingara Carmen, una bella sigaraia sospettata di contrabbando che diventa centro dell’attenzione generale. Canta una torbida habanera, la famosa L’amour est un oiseau rebelle, È l’amore uno strano uccello. Una delle scene clou è quando l’affascinante Carmen lancia un fiore al caporale don Josè e poi corre in fabbrica. Dopo una torbida relazione, la bella sigaraia lo lascia per il torero Escamillo. Durante la corrida, mentre la folla applaude Escamillo vittorioso, José, accecato dall’ira, uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.
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