Oggi è la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo. «La Società Dante Alighieri, da sempre impegnata a promuovere la lingua e la cultura italiana, sa bene che l’italiano è una lingua di pace. Una lingua che veicola una identità non minacciosa, senza pretese di egemonia, universalista e umana. Porta nel mondo – dichiara il Presidente della Dante, Prof. Andrea Riccardi – attraverso i nostri emigrati e nel perimetro dell’italofonia (arricchito da tutti quelli che amano l’Italia e i suoi valori) un patrimonio genetico nato dal dialogo e dalla tolleranza. Anche nel presente, così dolorosamente colpito da conflitti sanguinari e dalla dilagante povertà (non solo materiale), ricordiamo che il Mediterraneo ha un lungo passato di scambi e contatti tra popoli ed è sempre stato ricco di opportunità e di conoscenza».
Richiamando le parole semplici e chiare di Norberto Bobbio: «La prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l’altro dice», il Presidente Riccardi sottolinea infine quanto sia importante «scegliere le dinamiche dell’ascolto dell’altro, per orientare anche i processi della mediazione al rispetto della diversità delle espressioni culturali, sviluppando il dialogo a partire dai temi della tolleranza, dell’umanesimo e della capacità di condivisione».
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