Andrea Giuseppe Costantino, imprenditore milanese di 49 anni, con doppia residenza a Milano e Dubai per motivi di lavoro, dallo scorso 21 marzo è prigioniero nel carcere di Al Wathba di Abu Dhabi senza sapere il perché. Lo hanno arrestato senza un mandato e senza rendergli noto il reato contestato.
Il suo legale, Cinzia Fuggetti, avanza l’ipotesi di una ritorsione nei confronti dell’Italia legata all’embargo sulle armi per il coinvolgimento degli Emirati Arabi nella guerra dello Yemen.
La moglie di Andrea, Stefania Giudice, rivolge i suoi appelli anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi, nella speranza che “finisca l’incubo” che suo marito sta vivendo ormai da mesi.
L’uomo, che lavora a Dubai da 12 anni e gestisce una società di trading, potrebbe essere finito al centro di uno scontro politico, mentre la diplomazia è al lavoro per riportarlo a casa. Finora per Costantino nessun guaio con la giustizia, in Italia o all’estero. Niente, secondo i familiari, che possa spiegare l’arresto. Però potrebbe arrivare una schiarita.
Il direttore generale per gli Italiani all’estero, Luigi Maria Vignali, è in missione negli Emirati ed è previsto un incontro con Faisal Lutfi, sottosegretario del ministero degli Affari esteri.