Andrea Costantino, imprenditore e trader milanese, si trova ora in una dependance dell’ambasciata italiana ad Abu Dhabi. L’uomo – scrive Il Giorno – era stato arrestato il 21 marzo del 2021 in un hotel a Dubai dove era con la moglie e la figlia. Accusato di collaborazione con il terrorismo, ha poi trascorso 15 mesi in una cella di massima sicurezza nel penitenziario di Al Wathba: dormiva per terra con altri detenuti ed è pure stato morso su un tallone da un topo. Poi il 30 maggio il procuratore generale di Abu Dabhi ha ordinato la sua scarcerazione, collegando la scelta a “maggiori interessi di Stato”.
Ma Costantino – spiega Il Giorno – non è riuscito a tornare in Italia: la Corte del Paese arabo lo ha condannato a una pena pecuniaria di 550mila euro. Soldi però che sono fuori dalla sua disponibilità finanziaria, avendogli bloccato la società.
Da ieri ha iniziato uno sciopero della fame: “Mi sento abbandonato dalle istituzioni, con l’unica eccezione di Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina. Mi appello al presidente Mattarella perché faccia finire quest’incubo. Sono quasi 18 mesi che non posso riabbracciare la mia compagna e i miei due figli”.