Angelino Alfano, dopo i risultati delle amministrative che certificano la sconfitta del Popolo della Libertà, nella sala stampa di via dell’Umiltà, sede nazionale del partito, dichiara: "Sono chiari due fatti: gli elettori del centrodestra non hanno scelto e non sceglieranno la sinistra e questa volta hanno massicciamente scelto l’astensione. Il loro messaggio e’ fortissimo: chiedono una nuova offerta politica. Siamo determinati a offrirla a loro e al Paese".
Il segretario del PdL ritiene “che gli elettori di centrodestra restino ampiamente maggioritari nel Paese”. Se fosse davvero così, sarebbe ancora peggio: vorrebbe dire che il PdL non è riuscito a convincere, nonostante siano la maggioranza quegli italiani che si rivedono nella politica del centrodestra.
In ogni caso nel PdL nessuno si aspettava in risultato positivo ai ballottaggi. Ignazio La Russa: “E’ stata una sconfitta annunciata e questo voto ci impone una riflessione per il cambiamento”. Lo stesso cambiamento auspicato da Gianni Alemanno: per il sindaco di Roma è necessaria “una svolta”, bisogna “cambiare classe dirigente e forse anche il nome” del partito. Maurizio Lupi ha spiegato: “L’area dei moderati dia risposte politiche concrete. Se non siamo in grado di capire il malessere e non ridiamo una prospettiva con volti e programmi nuovi, diventeremo sempre piu’ ininfluenti”. Un invito a non sottovalutare l’esito delle amministrative arriva anche da Osvaldo Napoli: “Ora il Pdl inizi la sua traversata nel deserto”.
Resta la preoccupazione per l’astensionismo sempre piu’ diffuso e l’exploit dei grillini, che vincono in un comune strategico come Parma. Astensionismo che cresce, appunto: gli elettori del Pdl hanno preferito restare a casa. Alfano si dice determinato a rilanciare il progetto politico di una Confederazione dei moderati, fortemente voluto da Silvio Berlusconi. Ma forse gli elettori del PdL sono stanchi delle solite facce, compresa quella del Cavaliere, incredibilmente.
I risultati delle amministrative potrebbero spaccare il PdL ancor di più di quanto non lo sia già, già dai prossimi giorni. Pier Luigi Bersani prende la palla al balzo: "La destra e’ scompaginata, ma esiste nel Paese. Il nostro avversario resta quello li’, una destra che non c’è". Per il segretario del Pd "l’elettorato di centrodestra e’ presente, si e’ disperso ma c’e’. E’ un colpo certamente duro. C’e’ un vuoto d’aria, una ricerca di autore. Non e’ facile”. Bersani dunque fa i suoi auguri ad Alfano “perchè riesca a ritrovare un centrodestra europeo, costituzionale, fuori da ogni regola populistica. Mi auguro sia possibile”. Ce lo auguriamo anche noi.
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