Arrivano i primi dati relativi ai risultati delle elezioni amministrative: dati che parlano di un PdL in caduta libera e del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che conquista sempre più consensi. Il Partito Democratico è avanti in diversi comuni: buoni dati arrivano da La Spezia, Pistoia, Lucca, Genova e Parma. Proprio dalla sede del Pd si sottolinea anche il dato non brillante del PdL: “C’è una forte crisi del centrodestra”.
Intanto sulle varie reti televisive sono in corso gli speciali dedicati alle elezioni appena concluse (seggi chiusi alle 15): fra i vari commenti che si registrano, c’è quello di Ignazio La Russa, coordinatore nazionale del PdL, secondo il quale il partito ha sbagliato i candidati: “C’è la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano, mentre la gente vuol persone affidabili”.
Intervenendo allo speciale del Tg3 sulle elezioni amministrative, La Russa commenta i risultati negativi del PdL a Genova, Palermo e Verona secondo i primi exit poll: “Si sono presentati tanti candidati del PdL contro i candidati stessi del PdL, a volte con la benedizione dei dirigenti”. In ogni caso il voto amministrativo, sottolinea La Russa, non ha alcun valore di test politico nazionale, visto che il PdL “ha favorito la frammentazione. Se in una città ci sono 16 candidati sindaci e 12 sono del PdL non e’ test”.
TUTTO DA VEDERE SE ALFANO ESCE INDEBOLITO "E’ tutto da vedere che Alfano esca indebolito da queste elezioni. Vediamo nei prossimi giorni. Il progetto di un partito degli onesti e delle regole, voluto da Alfano, e’ un ottimo progetto, e noi vogliamo realizzarlo". La Russa smentisce le voci riportate da alcuni giornali che Alfano non sara’ il prossimo candidato premier: il quotidiano ‘La Repubblica’ secondo La Russa "ha notoriamente tutto l’interesse di creare zizzania nel Pdl. Ho sentito poco fa la Santanche’. E’ stata la prima ad avermi detto che si tratta una proposta provocatoria".
GOVERNO MONTI? LAVORI DAVVERO PER SVILUPPO “Lungi da noi a far cadere il governo Monti, lo sosterremo fino alla fine della legislatura. Ma deve davvero lavorare per favorire lo sviluppo. Monti deve riuscire ad essere un’alternativa seria alla politica del rigore tedesco. Il premier, insomma, dovrebbe, non a parole, ma con progetti concreti, promuovere lo sviluppo. Ci auguriamo che Monti sappia davvero lavorare per lo sviluppo e non gli faremo certo mancare il sostegno, ma non avremo peli sulla lingua tutte le volte che riteniamo che sbagli”. “Un governo tecnico – continua l’ex ministro della Difesa – non deve solo mettere le tasse, quello lo può fare un ragioniere qualunque. Noi ci aspettiamo che la grande professionalità di Monti e dei suoi ministri porti all’Italia una linea di sviluppo, oltre che di rigore”.
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