Angelino Alfano ha incontrato oggi a Milano i massimi esponenti del partito a livello locale, dal coordinatore nazionale Ignazio La Russa a quello regionale Mario Mantovani. All’incontro erano presenti anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, quello della Provincia Guido Podestà, il vice coordinatore regionale lombardo Viviana Beccalossi, e l’ex ministro Maria Stella Gelmini. All’incontro ha partecipato anche il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi.
Fra i vari temi sul tavolo, in primo piano quello delle elezioni amministrative. Il segretario del PdL ha annunciato che per le elezioni di maggio “metteremo in campo i nostri uomini migliori per sfidare la sinistra e pensiamo di potere fare un bel risultato”. Le amministrative “per noi rappresentano un tempo particolare perché svolgendosi sotto il governo Monti si tratta di elezioni nelle quali noi scontiamo l’assenza di un’alleanza, mentre a sinistra l’alleanza e’ rimasta unita e solida, pur con tutte le sue contraddizioni”. Quindi, “se per un verso si e’ determinato da parte nostra un gesto che ha sacrificato un pezzo della nostra coalizione per senso di responsabilità e per potere sostenere questo governo, a sinistra la nascita del governo Monti non ha avuto effetti”.
Alfano in ogni caso è ottimista: il PdL, ha detto, punta ad avere “un buon risultato” alle amministrative. La speranza è ancora quella di potersi allegare con la Lega di Umberto Bossi, almeno in alcuni casi. “Speriamo che Bossi possa concedere alcune deroghe per dimostrare che uniti si vince al Nord”, ha detto Alfano, che non ha risposto su una possibile alleanza con il Carroccio a Monza. Su questo ha risposto il coordinatore regionale, Mario Mantovani, dicendo che una decisione sarà presa entro domani.
Il partito, ha precisato il segretario del PdL, “dà una prevalenza civica alle amministrative”. Saranno dunque i sindaci a dire al partito che tipo di partecipazione vogliono. Anche Silvio Berlusconi “farà la propria parte con generosità”. Il Cavaliere sarà dunque “al nostro fianco, per fare valere l’opinione dei moderati italiani”.
In conferenza stampa Alfano ha lanciato un appello al governo Monti: “non si faccia indebolire dai veti". E i partiti "dovrebbero limitare la propria capacità di veto rispetto al governo per non limitarne e condizionarne troppo l’attività".
“Formigoni persona onesta, generosa e leale” Alfano esprime il proprio totale sostegno a favore del governatore della Regione Lombardia: “Se in tutti questi anni Formigoni e’ rimasto immune da guai giudiziari, e’ perche’ e’ una persona onesta, generosa e leale”. “Formigoni ha avuto l’attenzione dei giudici per 4 vicende e in 11 gradi di giudizio, e ha vinto 11 a 0. Proprio per questo non vedo profilarsi il goal della bandiera da altre forze politiche di sinistra che puntano a guidare la Lombardia senza proporre ricette alternative, ma scommettendo soltanto sulle vicende giudiziarie”.
RIBELLI PRO TOSI? GIUSTO SOSPENDERLI Il segretario del PdL difende la decisione di sospendere gli esponenti del partito che a Verona hanno deciso di sostenere il leghista Flavio Tosi: “Io sono il segretario del Pdl che riscontra che alcuni nostri uomini hanno deciso di non candidarsi con il Pdl. La sospensione era cio’ che era giusto facessi. Poi noi abbiamo un organismo interno, il collegio dei probiviri, che e’ preposto a comminare le eventuali sanzioni e penseranno loro a quella più adeguata. Noi abbiamo una lista, un simbolo che rappresenta la nostra bandiera – ha concluso – che va rispettata”.
LA RAI NON E’ DEI PARTITI “Il servizio pubblico deve essere a servizio dei cittadini e non dei partito”. “Se il tema e’ mettere le mani sulla Rai, noi diciamo no”.
LAVORO, "ITALIA INTERA E’ CONDIZIONATA DALLA CGIL" In un’intervista a Il Messaggero, Alfano spiega: "L’Italia intera e’ condizionata dalla Cgil. Noi lavoriamo per consentire al governo Monti di proseguire la sua opera. Se non avessimo voluto farlo nascere, o avessimo voluto farlo cadere, ci sarebbe stato sufficiente dirlo". “La vicenda della riforma del lavoro di suo e’ complessa. C’e’ stata l’impressione, e non e’ un’opinione solo mia, ma l’ho sentita sostenere anche da Raffaele Bonanni, che la Cgil sia condizionata al suo interno da frange estreme come la Fiom e che a sua volta Bersani, che sostiene il governo Monti, sia condizionato dalla Cgil. Cioè, di fatto l’Italia intera e’ condizionata dalla Cgil". "Se si doveva arrivare a un percorso così lungo, tanto valeva che il Governo presentasse direttamente in Parlamento la sua proposta di riforma, senza troppe chiacchiere iniziali e senza troppe discussioni con le parti sociali". In ogni caso, Alfano avanza "una preoccupazione: che il Parlamento diventi una palude dalla quale il Governo rischia di non tirare fuori il disegno di legge della riforma, e che tutto il dibattito venga osservato con inquietudine dai mercati internazionali con la possibilità di danni non trascurabili per il Paese e la sua situazione economica".
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