Luca Mercalli, meteorologo e divulgatore scientifico, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“In Italia il 2018 è stato l’anno più caldo della storia. Questo ha cambiato tanto ad esempio nella produzione agricola. Abbiamo nuovi parassiti, come la zanzara tigre arrivata dal Vietnam che non si sarebbe diffusa in Italia se non ci fossero state queste temperature e oggi propaga 4 malattie che prima non avevamo. Prendiamo la neve, è sempre più difficile avere una stagione invernale con uno sci garantito. Prendiamo gli eventi estremi: alluvioni, tempeste, ci sono le prime evidenze che stanno aumentando di intensità. Poi gli incendi”. Sono parole di Luca Mercalli, meteorologo e divulgatore scientifico, intervenuto a Radio Cusano Campus sui segnali evidenti del cambiamento climatico in atto.
Riguardo il monito di Mattarella sull’ambiente: “Finalmente vediamo qualche titolo su questo tema. Noi lo ripetiamo da circa 30 anni. Anche Papa Francesco l’aveva detto tre anni fa. Il problema è che non abbiamo una ricetta comunicativa che funzioni. Se sottovaluti questi problemi e dai troppo ottimismo tutti pensano che non ci sia il problema, se sei troppo catastrofista getti nel panico le persone e si arriva anche al punto che qualcuno neghi i cambiamenti climatici”.
“Il medico ti dice che sei malato e puoi guarire, ma poi dipende dal paziente voler guarire e seguire la terapia. Da un lato ci sono interessi economici che cavalcano questa nostra scarsa disponibilità a preoccuparci di un futuro lontano, dall’altro c’è la nostra atavica predisposizione all’effetto Cassandra: quando veniamo avvertiti di una potenziale catastrofe non vogliamo crederci. O impariamo a recepire questo messaggio e a comportarci per scongiurare questa catastrofe oppure ci finiremo dentro. E quando ci finiremo dentro non ci sarà più niente da fare”.