Un Piano per i settori dell’economia ‘verde’, per uno sviluppo sostenibile e per una crescita pulita, rivolto ai giovani laureati e ricercatori capace di creare 60.000 nuovi posti di lavoro. E’ il programma del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che oggi lo ha illustrato al primo ‘greening camp’ italiano, da lui voluto, andato in scena alla Universita’ Luiss a Roma. Il ministro l’ha definita ‘un’esperienza eccezionale’: un insieme ben amalgamato di giovani, idee, aziende e teconologie, che sono poi ‘il segreto della California’.
I numeri danno ragione al ministro che alla fine della giornata ha promesso di ‘stare addosso’ ai ragazzi: 40 universita’, 40 imprese e oltre 120 giovani laureati e laureandi selezionati per le loro idee sullo sviluppo dell’economia verde italiana. Si sono cosi’ costituite delle ‘green zone’, ovvero delle aule dedicate a singole tematiche, in cui si e’ parlato dei settori che sono poi interessati dal Piano: gestione integrata dei rifiuti e delle acque, efficienza e risparmio energetico oltre che di bioedilizia, protezione del territorio e tutela del paesaggio (tra gli altri un progetto per la costruzione di un archivio con sistemi anti-emergenza calamita’ pronti all’uso), energie rinnovabili, biotecnologie (rilancio della chimica ‘verde’), mobilita’ urbana. Il progetto, ha osservato Clini, ‘puo’ essere sostenuto con misure fiscali ordinarie in parte gia’ esistenti. Si tratta solo di finalizzare verso obiettivi individuati risorse e meccanismi di finanziamenti agevolati’. Alcuni di questi progetti hanno gia’ ‘una dimensione operativa e sono gia’ in fase di spin off’. Parlando della partecipazione dei giovani, Clini ha detto che ‘si tratta di un valore aggiunto. E’ come se si mettessero insieme due energie. La classe dirigente deve offrire le opportunita’ ai giovani. Dovremmo puntare a mantenere vitale questo rapporto tra universita’ e aziende. Abbiamo un patrimonio che va valorizzato e che invece viene disperso o sollecitato ad andare all’estero’.
I sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), presenti al greening camp e che da pochi giorni hanno attivato un tavolo con il ministro, hanno posto l’accento sulla ‘simbiosi tra ambiente e sviluppo’e lavoro. Il ‘programma straordinario’ proposto da Clini ha tra gli obiettivi anche di raggiungere ‘un effetto anti-congiunturale ed un impatto sul sistema produttivo per i settori legati all’innovazione tecnologica’. Alle aziende che assumono giovani laureati (per un biennio, 30.000 posti l’anno) viene riconosciuta una ‘dote’, essenzialmente in compensazione dei contributi dovuti, che puo’ arrivare fino al 40% per il primo anno e al 20% per il secondo. Ipotizzando un’assunzione media di 12 persone (a 28.000 euro l’anno) la misura richiederebbe un finanziamento di circa 990 milioni di euro. Secondo alcune ipotesi di calcolo, il saldo pubblico diventa positivo dal terzo anno in poi e a regime si avvicina a 420 milioni all’anno.
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