Ambasciata di Santo Domingo. I connazionali continuano a chiedere maggiore attenzione, servizi consolari più efficienti, tempi più brevi per l’espletazione delle pratiche consolari. I consiglieri del Comites di Panama residenti nella Repubblica Dominicana, dal presidente del Comites Paolo Dussich ai consiglieri Renzo Seravalle, Angelo Viro, Flavio Bellinato e Maria Rigamonti, hanno raccolto le richieste e il malumore della comunità italiana e nei giorni scorsi, durante il loro incontro con l’Ambasciatore Andrea Canepari, hanno chiesto che venisse aumentato il numero del personale nella sede diplomatica.
Ebbene, grazie alla disponibilità e alla collaborazione dell’Amb. Canepari, che ha saputo ascoltare la voce dei connazionali, e all’apertura di disponibilità da parte della Farnesina, possiamo annunciare che sono in arrivo nuove risorse umane. Infatti nei prossimi giorni giungeranno a Santo Domingo due impiegati del Ministero in pianta stabile, più altri due che saranno a tempo determinato per aiutare a smaltire il lavoro arretrato.
Angelo Viro, vicepresidente della Casa de Italia di Santo Domingo e consigliere Comites Panama, raggiunto telefonicamente da ItaliaChiamaItalia commenta: “Dopo la riapertura della nostra sede diplomatica, gradualmente i servizi consolari riprenderanno a funzionare al 100% e l’Ambasciata potrà tornare ad essere il punto di riferimento principale per i propri connazionali. Questo – sottolinea Viro – grazie al gioco di squadra che qui nella Repubblica Dominicana la comunità, con i suoi diversi esponenti, i movimenti e le associazioni, ottiene ascolto e rispetto”.
Il presidente del Comites, Paolo Dussich, a ItaliaChiamaItalia dichiara: “Siamo stati informati giovedì del fatto che sarebbero arrivate nuove risorse umane nella nostra sede diplomatica. Come italiani della Repubblica Dominicana siamo stati completamente abbandonati dai nostri tre rappresentanti in Parlamento, quelli eletti nel Nord e Centro America, e abbiamo imparato a fare da soli. Questa è la sola chiave che può aprire le porte: italiani nel mondo che pensino a difendere i propri diritti con proteste civili ma decise – conclude Dussich -, e soprattutto uniti e solidali tra loro: perché altrimenti – conclude il presidente del Comites di Panama – non lo farà nessuno”.
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