Non se ne può più di quelli che imbrattano i monumenti, buttano vernice nei corsi d’acqua e bloccano il traffico in nome della difesa dell’ambiente. Gli eco-vandali fanno solo danni.
Basta immaginare cosa accadrebbe se un’autoambulanza dovesse portare un paziente d’urgenza all’ospedale e se la strada fosse bloccata da un presidio di quei personaggi. Quel paziente rischierebbe di morire. Chi darebbe un risarcimento ai suoi familiari?
Pensiamo anche ai soldi che si debbono spendere per togliere la vernice dai monumenti imbrattati da quei personaggi. Non parliamo poi di quelle opere d’arte dei musei che sono state rovinate sempre da lor signori.
Tutto ciò non ha nulla a che fare con la difesa dell’ambiente. Oltretutto, i Paesi che inquinano maggiormente sono Cina e India. Eppure, gli eco-vandali non si vedono a Pechino e a New Delhi. Qui da noi, invece, fanno ciò che vogliono, bloccano il traffico delle strade e imbrattano i monumenti.
Possiamo dire che gli eco-vandali non siano mossi dall’amore per l’ambiente, ma dall’ideologia politica. Questa è l’amara verità.
Sono altre le motivazioni che spingono quei personaggi a compiere quei gesti deplorevoli.
Bene ha fatto il nostro Governo a prendere provvedimenti duri contro gli eco-vandali. Manifestare un’opinione è un diritto fondamentale in una democrazia, ma causare danni ad altri non è ammissibile.