La Suedtiroler Volkspartei, il partito piu’ longevo d’Italia e l’unico partito ininterrottamente presente in parlamento dal dopoguerra ad oggi, si affida nelle mani di un rottamatore di appena 28 anni.
Sabato a Merano l’assemblea eleggera’ il giovane assessore provinciale Philipp Achammer alla guida del partito di raccolta dei sudtirolesi come successore di Richard Theiner. Con questo cambio generazionale la Svp spera di poter voltare pagina dopo lo scandalo delle ‘pensioni d’oro’ dei consiglieri provinciali.
Modi pacati e garbati, viso da bravo ragazzo, look curato ma non troppo elegante, niente cravatta… Il "Renzi sudtirolese" comunque non si sente un rottamatore. "Non credo davvero di esserlo", risponde sorridendo. "Essere giovane – aggiunge – aiuta, ma di certo non e’ una garanzia di successo".
La sua carriera politica inizia nel 2005, quando ad appena 20 anni, entra in consiglio comunale a Vandoies in val Pusteria. Tre anni dopo assume la guida del movimento giovanile della Svp, nel 2009 – a sorpresa – viene nominato segretario amministrativo del partito. Lo scorso ottobre entra in consiglio provinciale con 14.478 preferenze e diventa l’assessore altoatesino piu’ giovane e riceve competenze importanti: scuola e la cultura tedesca.
Il figlio della digital generation dovra’ ora rinnovare la Volkspartei. Un altoatesino su dieci (inclusi bambini, cittadini di lingua italiana e immigrati) ha la tessera Svp, che pero’ sta perdendo costantemente consensi e per la prima volta non ha piu’ la maggioranza assoluta in consiglio.
"La Svp – dice – deve tornare a credere in se stessa, nei suoi valori e nelle sue visioni. Dobbiamo dimostrare di non essere la somma di correnti, ma davvero un partito di raccolta".
Per il politologo Guenther Pallaver, "Achammer non sara’ un rottamatore, visto che nella Svp ci sono tuttora forze con una sorta di diritto di veto". Il nuovo segretario Svp – e’ convinto Pallaver – lavorera’ in prima linea a sostegno del presidente della Provincia Arno Kompatscher. Il rapporto tra il governatore e il suo assessore infatti e’ molto stretto. Il neo segretario dovra’ anche affrontare una dura spending review per il suo partito che e’ in rosso con 5 milioni di euro. "Dobbiamo – annuncia – rivedere l’intera struttura e organizzazione. Di certo l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti non ci aiuta". Per quanto riguarda i rapporti con Roma, Achammer vuole puntare anche in futuro "non su alleanze ideologiche, ma sulla collaborazione con gli amici dell’autonomia".
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