C’è un grosso problema in Canada e ci riguarda molto da vicino. Lo York Catholic School Board, che è l’autorità scolastica del distretto, presentando il bilancio preventivo del 2016/17, ha ipotizzato la possibile soppressione di circa 400 corsi integrati di lingua italiana che attualmente si tengono in 23 scuole che sono frequentate da oltre 8.500 studenti. York Catholic District School Board (YCDSB) è il distretto scolastico che ha sua giurisdizione sulla regional municipalities in York Region, complessivamente ha uno staff di 3.600 insegnanti che si occupano di una popolazione studentesca complessiva di 52.000 unità, sono 83 istituti scolastici elementari e 15 secondari. Se si arrivasse a questa decisione, sarebbe un gravissimo danno per la nostra lingua, di proporzioni davvero enormi.
A difesa della lingua italiana nell’Ontario è intervenuto Gian Lorenzo Cornado, Ambasciatore d’Italia in Canada. "Si tratta di una decisione che, se presa, apporterebbe un danno incalcolabile non solo alla lingua italiana – ha detto – ma alla cultura e alla stessa comunità italo-canadese. Un fatto ancora più incomprensibile perchè arriva alla vigilia dell’Italian Heritage Month, il mese del patrimonio italiano, che si appresta ad essere celebrato in Ontario. Senza dimenticare che l’italiano oggi costituisce la quarta lingua più insegnata al mondo".
C’è bisogno di una mobilitazione degli italo-canadesi, ed è stato proprio l’appello dell’Ambasciatore. "Gli italo-canadesi sono cittadini, contribuenti ed elettori in questo Paese – ha aggiunto – in quanto tali hanno diritto di decidere la destinazioni dei fondi raccolti anche con le loro tasse e hanno il diritto di chiedere ai loro rappresentanti a livello provinciale e scolastico il mantenimento dei corsi di lingua italiana".
Cornado poi ha fatto presente anche che la lingua italiana non solo è parlata da un milione e mezzo di italo-canadesi, ma è anche la lingua della cultura e dei giovani che, lavorando, avranno rapporti con l’Italia. L’Ambasciatore italiano è intervenuto a Toronto al ‘Business Excellence Awards’, un appuntamento annuale la cui organizzazione ricade sotto la Camera di Commercio Italiana nell’Ontario. Una occasione che non poteva essere persa per lanciare l’allarme. Si tratta effettivamente di un violento attacco alla lingua italiana, visti i numeri che sono in ballo.
York Region, così è chiamata anche Region Municipality of Yor, ha una popolazione, complessiva che supera il milione, la maggior parte dei quali, oltre 900.000 risiedono nelle aree urbane. Si tratta di un vasto e popolato territorio che potrebbe ben presto essere privato dell’insegnamentodella lingua italiana. Perchè c’è anche un altro aspetto da considerare ed è il futuro. La regione di York infatti ha avuto una crescita del 15,7% dal 2006 al 2011, la sesta più alta in tutto il Canada e nelle previsioni, entro il 2031, dovrebbero essere 1,5 milioni gli abitanti.
"L’italiano – ha aggiunto il nostro Ambasciatore – è la lingua di un Paese del G7 amico, alleato, partner commerciale del Canada e protagonista, assieme a questo Paese, sulla scena internazionale". Tutte motivazioni più che ineccepibili.
"I cittadini italo-canadesi – ha continuato – hanno il diritto di poter mantenere questo patrimonio per i loro figli, affinchè possa essere trasmesse alle future generazioni".
Ma l’Ambasciatore Cornado, oltre a sensibilizzare i connazionali che vivonoin Canada, gli italo canadesi e tutti coloro che per diversi motivi, da quelli culturali a quelli economici, hanno a cuore la lingua italiana, si è già attivato in campo politico. Infatti, congiuntamente al Console Generale di Toronto, Giuseppe Pastorelli, ha inviato una lettera al Primo Ministro dell’Ontario, Kathleen Wynne, al fine di metterla al corrente della situazione, e avere una risposta e un appoggio al fine di poter rivedere la decisione che, se non cambierà qualcosa in fretta, potrebbe prendere lo York Catholic School Board.
Domenica, quando a Toronto si sono svolte le celebrazioni per celebrare i settant’anni della Repubblica Italiana, è stata un’altra occasione per ribadire il no alla decisione. Ma l’appuntamento più delicato e sensibile, martedì 31. Lo York Catholic School Board infatti ha convocato un incontro proprio per discutere la situazione della lingua italiana e il nostro Ambasciatore prenderà la parola, spiegando, ancora una volta, le ripercussioni assolutamente negative che potrebbe avere una decisione così drastica.
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