“Rovinati 47 anni di promozione della lingua in GB; violate le più elementari norme sul lavoro per 52 insegnanti; buttati sul lastrico circa 5000 studenti e le loro famiglie che avevano pagato la quota per tutto l’anno scolastico; inadempienti verso le scuole ed istituzioni inglesi per l’affitto delle aule; nessuno che spiega chiaramente perchè?”. Così in una nota la lista ItalUK del Comites di Londra.
“Si è arrivati all’ultimo atto farsesco di una serie di errori gravi da parte del Coasit e del Consolato di Londra chiamato a controllare e decidere sui fondi. Tutto questo, come scritto su queste quattro righe, sarebbe andato avanti per 10 anni. Quindi 10 anni di firme di consoli sui bilanci?
Adesso hanno deciso di non pagare, distruggendo un patrimonio cui l’Italia ha investito milioni per circa 50 anni, dove il Coasit era solo uno degli attori in questione, quello che riceveva i soldi dall’Italia e pagava gli stipendi e gli affitti, poc’altro. Per costruire questa rete di 200 scuole e contratti, vi hanno lavorato migliaia di persone oneste e serie, Presidi, Direttori scolastici, tra cui moltissimi inviati dall’Italia e lo stesso Governo italiano tramite i Consolati che erano sul territorio e adesso l’unico Consolato, quello di Londra, dopo le chiusure degli altri.
Italiani all’estero, chiusi i corsi di lingua e cultura italiana in Inghilterra
Hanno deciso di non pagare gli stipendi di 52 insegnanti, licenziandoli senza un atto di licenziamento! Wow, viva la creatività italica, tenendoli all’oscuro di tutto fino all’ultimo. Naturalmente contro le più elementari regole dei lavoratori in vigore nel Regno Unito.
Hanno rovinato il curriculum a circa 5000 studenti, colpendo molti di loro pochi giorni prima degli esami di GCSE ed ‘A’ Level– in questo modo facendo il massimo del danno possibile ai nostri figli. Si interrompe adesso tutto il percorso scolastico.
Hanno disonorato l’Italia verso le autorità e scuole inglesi, non pagando le aule e gli affitti, cioè le spese (riscaldamento, luce, assicurazioni ecc.) ed il personale per mantenere aperte le scuole la sera ed i weekend e pulire poi aule e gabinetti, fuori il loro normale orario.
“Altro che promozione della lingua e cultura, questa lettera, naturalmente concordata tra le due parti in questione, non spiega niente tantomeno perchè si è arrivati a questo. Il Coasit, detto Ente Gestore e previsto dalla legge italiana è finanziato, controllato e mantenuto dalla Farnesina, anche se adesso lo cominciano a chiamare una Charity inglese, non copre affatto la vergogna di chi ci sta dietro e si è miserabilmente rifiutato di onorare i debiti pregressi. Non sappiamo forse hanno approfittando di alcuni errori contabili per far cassa o c’è dell’altro? Una cosa è certa: ma quale promozione della cultura, fateci il piacere, promozione del mal costume forse – Si presenti come si vuole, purtroppo esiste ancora un’italietta ancora come la lasciammo, ancora truffe al forestiero”.