Prendi questo, che ti fa bene, prendi quest’altro che ti aiuta. Sono le indicazioni salutistiche che la pubblicita’ ci propina ogni giorno per farci acquistare un prodotto i cui effetti benefici dovrebbero essere dimostrati.
Gia’ nel 2006, con l’adozione del regolamento (CE) n. 1924/2006, il Consiglio e il Parlamento si erano preoccupati di assicurare che le informazioni riportate sugli alimenti fossero chiare, precise e basate su prove accettate dalla comunità scientifica, in modo da garantire un elevato livello di tutela dei consumatori. Ora la Commissione europea ha adottato un elenco di 222 indicazioni nutrizionali consentite, sulla base di una valutazione da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) volta a dimostrare la validità scientifica degli effetti dichiarati. L’elenco attuale autorizza circa 500 delle 44.000 indicazioni nutrizionali presentate dagli Stati membri nel 2008 per conto delle industrie alimentari. Restano da analizzare circa 2.200 voci relative alle cosiddette "sostanze botaniche", mentre più di 1.600 indicazioni non hanno superato il processo di approvazione da parte dell’EFSA.
Le industrie alimentari avranno a disposizione sei mesi per adeguarsi alle nuove norme stabilite dal regolamento, che saranno direttamente applicabili a tutti gli operatori del settore. L’elenco delle indicazioni nutrizionali consentite sarà disponibile on-line e permetterà ai consumatori di compiere le proprie scelte in modo consapevole. Le etichette contenenti indicazioni non garantite scientificamente dovranno essere ritirate dal mercato dopo un periodo di transizione 6 mesi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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