Alice e Ellen alla tenera età di settantacinque anni, se ne vanno ancora in giro con la stessa messa in piega e con abiti identici, che nei bambini può anche far tenerezza, ma negli adulti è patetico fino al punto di scivolare nell’inquietante.
Fredde, distaccate, nubili e leccatissime, ospiti del programma di Daria Bignardi, “Le invasioni barbariche” – e direi che mai titolo fu più azzeccato, vista la presenza delle due germaniche ancelle della danza sincronizzata -, hanno detto che l’Italia non è pragmatica, non è precisa e organizzata come la Germania e senza tanti complimenti si sono ritenute fortunate dal vivere in Germania.
Da parte della Bignardi, che le guardava con il suo tondo viso estasiato, come una contadina paffuta della bergamasca degli anni cinquanta, non c’è stata nemmeno una difesa d’ufficio.
Forse è vero che non siamo pragmatici, cosa opinabile, però loro da brave rappresentanti della stirpe germanica, hanno sempre dimostrato d’avere poca fantasia. Sempre uguali, sempre identiche, impossibilitate ad affrontare una carriera da soliste, ma condannate ad una vita di coppia, fuori dai confini del loro paese hanno lavorato quasi solo esclusivamente in Italia, hanno guadagnato bene e non hanno creato o ideato nulla, ma solo seguito le coreografie, fino al momento del ritiro dalle scene.
Insomma, l’Italia per loro ha molti difetti, e forse solo il pregio di averle pagate bene, per molti anni. Forse dovremo state più attenti, prima di offrire contratti e carriere!
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