"In questi ultimi giorni abbiamo assistito con soddisfazione ad alcune mosse politiche di Angelino Alfano che siamo sicuri gioveranno al Popolo della Libertà. Prima di tutto sulla questione Imu: Alfano ha ottenuto che sia pagabile in tre rate, in modo da suddividere il peso della tassazione che grava sulle famiglie e ha sostenuto con fermezza che questa imposta deve essere una tantum e che non ci sarà nel 2013. In secondo luogo, sui rimborsi ellettorali, con la decisione di rinunciarvi da subito e di finanziare il partito con i contributi dei privati, degli iscritti e dei cittadini che vorranno finanziare un’idea, un progetto, una visione di Stato. Aggiungendo la clausola del tetto massimo, ad evitare che grandi contribuenti possano diventare grandi azionisti, ovvero grandi lobby di condizionamento dell’azione politica. A completare il quadro, l’annuncio di una "grande novità" che verra’ svelata dopo le elezioni amministrative, ma che, parole del segretario, "e’ destinata a cambiare la politica italiana". Noi del Movimento delle Libertà sappiamo già di cosa si tratta e siamo convinti che gli elettori del centrodestra premieranno le proposte di riforma e di rinnovamento che il Pdl presenterà quanto prima. Ottimo quindi l’impegno di Alfano per e dentro il partito, in un periodo in cui l’antipolitica trova sui media ampi spazi e presenze, speculando sulle giuste rivendicazioni popolari; con il pericolo di cedere le libertà democratiche al capopopolo di turno, bravo a demolire ma incapace di costruire. E’ necessario perciò recuperare credibilità e consenso e lavorare fin d’ora anche per la sfida delle Politiche del 2013". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà.
"Noi – sottolinea Romagnoli – sappiamo bene cosa vuol dire autofinanziarsi: il Movimento delle Libertà va avanti grazie ai propri iscritti, grazie a contributi privati di persone che credono nella nostra visione politica. Non abbiamo alcun aiuto di Stato, non spendiamo soldi pubblici, e ci rivolgiamo agli italiani all’estero spinti unicamente dal desiderio di rappresentarli al meglio e di contribuire a farli sentire, anche se lontani, partecipi della vita del Paese e costruttori del bene comune. Noi – conclude l’esponente del PdL – abbiamo la nostra forza nel sentimento di appartenenza che ci unisce e giochiamo la nostra partita senza chiedere nulla a nessuno, se non passione, partecipazione, fiducia".
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