Alessio Rossi, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, ha scelto la parola “Campioni” come slogan del prossimo convegno di Capri, che si terrà venerdì e sabato, e lancia la sfida – si legge sul Sole 24 Ore – di volerlo declinare in positivo, incalzando il governo a fare scelte per la crescita e le imprese a consolidarsi e conquistare nuovi mercati.
Campioni «di innovazione, di competitività, di export». E non «campioni di burocrazia, immobilismo, di crescita zero». «Vogliamo raccontare una storia che inizia non con “c’era una volta”, ma facendo domande e dandoci risposte da imprenditori. Vogliamo raccontare – dice Rossi – non solo come inizia il futuro, ma il futuro che vorremmo, con una visione dell’Italia a medio termine, con il senso di responsabilità che ci contraddistingue e non sempre contraddistingue chi ci governa».
Durante il convegno ci saranno sul palco esponenti dell’esecutivo e imprenditori di successo. Nella manovra di bilancio, secondo Rossi, “non ci sono contenuti adeguati per spingere la crescita. Si è voluto scongiurare l’aumento dell’Iva, ma questo non è l’unico problema del Paese. Abbiamo chiesto un taglio al cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, e non delle imprese, per sostenere i consumi: l’intervento che si delinea da poco più di 2 miliardi non è sufficiente. Invece è stato confermato il reddito di cittadinanza, che come si è visto non ha avuto effetti positivi e intreccia, con un messaggio errato, le politiche del lavoro con l’assistenzialismo”.
“Anche quota 100 non ha portato i risultati sperati. Invece di proseguire con queste due misure bisognerebbe avviare un intervento deciso per far entrare i giovani nel mondo del lavoro”.
“Le nostre pmi devono rafforzarsi, il numero delle aziende che esporta deve aumentare. L’andamento dell’export è la riprova che in Italia ci sono i campioni, con gambe solide, e che il Paese ha una forte vocazione industriale. E’ da questa forza che diciamo alla politica: zero alibi, ora bisogna ripartire”.