“Divieto manifestazione fasciste a Brescia? E’ un esempio di fascismo con la f minuscola, quello della sinistra che controlla tribunali, stampa e università”. Sono parole del Prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra e politico, intervenuto a Radio Cusano Campus.
“A queste elezioni voterò uno dei partiti di destra tra FDI, Lega o CasaPound, contro questo immigrazionismo diffuso – ha dichiarato Meluzzi -. Non so se devo essere considerato un ideologo della destra, sicuramente non sono un ideologo di sinistra. Se noi perdiamo la sovranità perdiamo la democrazia, veniamo calpestati dalla mafia nigeriana, dalla mafia internazionale, da un globalismo che fa gli interessi di tutti tranne che dei nostri”.
“Preferisco che la sorte degli italiani venga decisa dagli italiani. La mafia nigeriana ci sta facendo a fette in ogni piazza, non solo a Macerata, dove il controllo delle mafie italiane è stato sostituito dalle mafie africane. Vorrei che associazioni anti-mafia come Libera di Don Ciotti si occupassero non solo delle mafie del passato, ma anche di quelle del presente”.
A Brescia il tar ha deciso il divieto di manifestazione delle piazze ai fascisti. “Questa è una classica decisione di fascismo con la f minuscola – ha affermato Meluzzi -. Questo collante antifascista della cultura di sinistra mi fa dire che la parola fascismo ha due declinazioni: Fascismo con la F maiuscola, che come tutte le cose che hanno un secolo di vita non possono tornare, fanno parte della storia. Il fascismo con la f minuscola invece è da considerarsi come attributo e come nome comune, e appartiene al governo, al mainstream, al politicamente corretto, a Soros. Per vietare una legittima manifestazione di pensiero, il tar si pronuncia in stile fascista con la f minuscola. Come disse Churchill gli antifascisti di oggi diventeranno i fascisti di domani: il controllo della stampa, il controllo dei tribunali, il controllo delle università, non può certo ad essere attribuito alla destra”.