Alessandro Di Battista, intervistato ai microfoni di “Dritto e Rovescio”, il talk show condotto da Paolo Del Debbio, in onda questa sera, alle 21.30 su Retequattro, interpellato in merito al nuovo governo ha detto: “Speriamo bene, che vi devo dire? Non e’ un segreto di Stato il fatto che io sia scettico, conosco il Partito Democratico. Vedremo, come tutti i cittadini, mi auguro il meglio”.
Su Giuseppe Conte premier: “Non lo so. Staremo a vedere. Come tutti quanti i cittadini io sono un elettore, quindi un datore di lavoro dei politici e aspettero’ di vedere e giudichero’ i risultati”.
Sullo strappo di Matteo Salvini, da molti osservatori giudicato inspiegabile, “un errore da principiante”, Di Battista ha osservato: “Non so se Salvini ha cattivi consiglieri, so pero’ che se non mantieni i piedi per terra, ancorati alla realta’, rischi di montarti la testa e, secondo me, si e’ montato la testa ed ha preso una craniata”.
“State parlando con colui che e’ sempre stato un acerrimo nemico di Salvini, mi voleva ‘mandare a quel paese’ tutti i giorni. Ho contrastato tantissimo anche la Lega da fuori il Parlamento. Personalmente Salvini mi ha deluso quando si e’ dimostrato molto pavido di fronte a quelli che sono ‘i poteri forti’. Ho sentito un’intervista ad Andrea Orlando (Pd) – aggiunge- in cui dice che, in questo Paese, i poteri forti non esistono; invece si chiamano ‘De Benedetti’, ‘Benetton’, ‘Caltagirone’, ‘Malago”… sono questi i miei avversari. Per me il Pd resta il partito garante di questo sistema”.
L’ex parlamentare del Movimento cinque stelle ha rivolto “un grande in bocca al lupo a questo governo, sperando che soprattutto si occupi degli ultimi e oggi, per me, l’unico modo per occuparsi degli ultimi in Italia, e’ aggredire con le sacche di potere le oligarchie, a cominciare da una legge seria sul conflitto d’interessi che, secondo me se non c’e’ mai stata in Italia, piu’ che per responsabilita’ di Berlusconi, e’ stata per responsabilita’ della sinistra. Queste sono sempre state le mie idee e non le cambio”.
Di Maio ha offerto a Dibba di entrare nel secondo governo Conte? “Credo che il Partito democratico abbia, in un certo senso, posto dei veti. Pero’ e’ pur vero che io avevo esternato, non dico pubblicamente, pero’ lo scrivono i giornali, uno scetticismo rispetto a questa cosa, quindi e’ anche comprensibile. Poi io sono un uomo piuttosto divisivo: le mie idee sono abbastanza nette da sempre e le metto sempre davanti a tutto. Per me le mie idee sono la cosa piu’ importante che ho, oltre a mio figlio”.
Su Matteo Renzi: “Avrebbe dovuto mollare la politica, ma soltanto io ho fatto ciò che ho detto. E per quanto mi riguarda, non lo so, secondo me proverà a riorganizzare i gruppi parlamentari – che comunque li ha messi quasi tutti lui i parlamentari che oggi sono nel Partito Democratico – e proverà a creare una sorta di minoranza interna: questo l’hanno sempre fatto all’interno del Parlamento della repubblica”.
“La convenienza personale – ha proseguito – viene sempre posta davanti agli interessi del Paese. Io non sono così. Personalmente se avessi pensato sempre e solo alla convenienza personale, avrei fatto un’altra carriera. Però per quanto mi riguarda, Renzi è così. Non crediate che si sia convertito sulla via di Damasco… Se si fosse andati al voto, la maggior parte dei suoi parlamentari non sarebbero stati candidati da Zingaretti e lui si sarebbe trovato con un pugno di mosche in mano. Ha agito essenzialmente per istinto di sopravvivenza”.