Niente. Sono residente in un Paese – Costa Rica – che non ha rappresentanza nel CGIE. Dunque analizzo con meticolosità la composizione del Consiglio Generale degli italiani all’estero. Su Alessandro Boccaletti, prima del suo ingresso nel Consiglio Generale degli italiani all’estero, non c’è niente. Stupisce quanto sia facile trovare una sola parola per definire una persona che percepisce se stesso come rappresentante degli italiani nel mondo, al punto tale da occupare un posto nel CGIE.
Nel “parlamentino” degli italiani nel mondo ci sono consiglieri buoni e cattivi, laboriosi e pigri, ma tutti hanno una storia, perché tutti – chi più, chi meno – hanno un grado di rappresentatività confermato dal loro percorso, dagli obiettivi che sono stati capaci di raggiungere, dai risultati ottenuti alle elezioni quando si sono candidati. Tutti tranne uno: il protagonista della nostra storia, che non ha mai ricevuto nemmeno un voto dagli italiani che vivono all’estero.
Tutto quello che si può leggere su Alessandro Boccaletti è contenuto in un comunicato stampa – sul sito Legamondo – che possibilmente ha redatto lui stesso. Poi più nulla. Niente, appunto. Non c’è niente su di lui. Non un voto in nessuna elezione, non la minima traccia di partecipazione ad un ente, o ad una manifestazione, evento o atto della comunità. Niente.
Boccaletti, si legge ancora in quel curriculum, sarebbe “membro della Camera di Commercio Italiana in Ungheria”, ma attualmente sul sito della camera Boccaletti non risulta tale. Probabilmente quell’incarico, se mai c’è stato, risale a tanto tempo fa, tant’è vero che non ve ne è traccia online.
Viene presentato come un intellettuale che scrive libri “ideologici” come Carlos Marx con il Capitale, Adam Smith con “La ricchezza delle nazioni” o Leone XII che delinea la dottrina sociale della Chiesa. Secondo tale curriculum, Boccaletti “con incarichi di responsabilità ha reso possibile la presenza della Lega in diversi Comitati Italiani Estero”: cosa, questa, assolutamente impossibile da verificare, così vago e impreciso da far pensare che la sua attività possa essere stata semplicemente quella di portare il vessillo della Lega a qualche evento mondano, cosa talmente futile e vana da non giustificare nemmeno la pubblicazione delle foto sui social network. Che peraltro sono quasi inesistenti. Pochissimi follower, scarsa attività. Assente qualsiasi attività politica e istituzionale, proprio come ai giorni d’oggi. Fantasmagorico!
Se la famosa citazione di Oscar Wilde (“Nel bene o nel male, purché se ne parli”) diventasse una persona in carne e ossa, il suo nome sarebbe Alessandro Boccaletti, di cui – invece – non si parla proprio. Da nessuna parte, se non – appunto – sul sito leghista.
Il lettore più attento ci starà sicuramente rimproverando: da quando ci dedichiamo ai fantasmi? Il fatto è che i fantasmi non esistono, ma ce ne sono alcuni che comunque appaiono di quando in quando nelle nostre vite. Uno di loro rappresenta incomprensibilmente un partito serio, la Lega, nel CGIE.
Questo è un punto chiave: quale vantaggio traggono gli italiani nel mondo dalla presenza di Boccaletti nel Consiglio Generale? Quanto ci costa avere nel CGIE un “personaggio” del genere, nominato solo perché qualche dito l’ha segnalato? La Lega – partito che gioca un importante ruolo nell’attuale governo – non può abbandonare in questo modo gli italiani nel mondo.
Se la persona di Alessandro Boccaletti è ciò che di meglio aveva a disposizione la Lega per la nomina in ambito CGIE, beh… dalle parti del Carroccio stanno messi proprio male. Manterremo le antenne alzate, consideriamo Boccaletti un “sorvegliato speciale”, per così dire: di fantasmi, qualche volta, ne abbiamo visti passare qualcuno. Ma mai nessuno come lui. Non una notizia, non un evento, non una foto. Niente.
Massimo Angelino
Tesoriere del Comites Costa Rica