Alessandra Mussolini è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus e sul ddl Fiano ha detto: “E’ inutile, con tutti i problemi che abbiamo tra cui l’Europa, gli sbarchi o la disoccupazione stanno a pensare all’effige di mio nonno. Io ho fatto una domanda a un costituzionalista, se io in campagna elettorale scrivo ‘vota Mussolini’ o ‘scrivi Mussolini’ rischio di passare i guai. Io dovrei cambiare cognome? Loro dovrebbero cambiare i connotati. Questa legge è una grossa minchiata. Se volessero fare una cosa seria dovrebbero insegnare nelle scuole e nelle università il rispetto contro il terrorismo, contro l’antisemitismo, contro l’integralismo islamico. Altrimenti cominciassero a vietare nei negozi le magliette nere, ad arrestare chi è pelato, tutti questi potenziali sospetti”.
Ancora sul ddl: “Il relatore di questa legge secondo me nemmeno l’ha letta. A Predappio c’è un sindaco Pd e tutta l’economia si legge sui gadget di mio nonno. Lì c’è anche la cripta di tutta la mia famiglia. E allora che dobbiamo fare? L’Italia non dovrebbe avere paura del passato, ma risolvere i problemi del presente. La cosa più importante è la tolleranza e su questo siamo un Paese avanzato rispetto al razzismo o all’antisemitismo. Quante volte nelle manifestazioni ci sono persone che mi fanno firmare libri o vedere i santini? E che questo sarebbe un reato?”.
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