Nevica a Roma, Piazza San Pietro imbiancata fa sorridere il Papa e i bambini al Circo Massimo si divertono con gli slittini; certo, la neve non e’ solo questo: e’ traffico in tilt, blackout elettrico nei quartieri periferici, pendolari infuriati, richieste di soccorso e di intervento. Tutta l’Europa e’ attanagliata in una morsa di gelo, il tg ci mostra paesaggi spettrali e i Paesi più colpiti contano centinaia di morti; i metereologi parlano di un’ondata di maltempo eccezionale che durerà settimane, le istituzioni invitano le popolazioni a evitare di uscire se non per incombenti necessità. La protezione civile e’ allertata in tutta la penisola e i sindaci sono alle prese con ordinanze e appelli ai cittadini di buona volontà. Solo a Roma, però, avviene che la nevicata sfoci in attacchi politici fuori misura e che un evento obiettivamente difficile da gestire in una città di quattro milioni di abitanti diventi una ghiotta occasione per gli avversari del sindaco. E così prima Lucia Annunziata, poi Luca Telese, entrambi a corto di argomenti da quando il Berlusca si è defilato, invitano il sindaco Alemanno a un finta intervista e a un finto dibattito con l’obiettivo per nulla nascosto di farne un capro espiatorio e demolirne l’immagine in vista delle prossime elezioni amministrative. Del resto, Alemanno se l’è cercata la patata bollente, con le molte dichiarazioni di forte critica nei confronti del capo della protezione civile Gabrielli, che sembra sia stato qualificato come "passacarte", e che non ha mancato di controbattere al sindaco in un botta e risposta dai toni piuttosto accesi.
Niente di nuovo per gli italiani, abituati da tempo ad assistere allo scaricabarile delle responsabilità nelle circostanze più varie. Ma quello che ci fa rabbia è vedere come i giornalisti della televisione siano manifestamente genuflessi ad alcuni personaggi e si comportino da maleducati e indisponenti con altri, al punto da irritare il telespettatore più moderato. Telese, per esempio, durante la trasmissione "In onda", aggrediva verbalmente Alemanno in più riprese, incalzandolo con le domande e senza aspettarne la risposta, con l’intento evidente di irritarlo per poi potergli imputare uno stato di nervosismo rivelatore della sua presunta incapacità nella gestione dell’emergenza. Questi giornalisti mediatici ormai sono diventati veri e propri showman, si concedono qualsiasi libertà e non disdegnano di scoprire la loro fede politica e le loro simpatie e antipatie, indirizzando palesemente i telespettatori verso la loro personale interpretazione dei fatti. E così come è avvenuto per il Cavaliere, la verità è quella che appare e il gioco delle parti è sempre nelle mani dal conduttore.
Oggi il ministro Cancellieri ha detto: "Basta liti sull’emergenza neve": che tradotto significa lavorate di più e parlate di meno.
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