Alba Pariettii ha parlato dell’attuale situazione politica: “A questo punto non c’erano alternative, giustamente non bisognava temporeggiare e per fortuna si è riuscito a formare il governo. Questo è il volere degli italiani, una situazione di incertezza avrebbe danneggiato ulteriormente il nostro Paese. Ho tifato affinché un accordo si trovasse perché la situazione stava precipitando, sono una donna di sinistra, ma tengo di più alla stabilità”.
Sulle parole di Fontana: “Hanno spaventato tutte le persone civili, quelle che si sono battute per i diritti. I diritti delle persone non sono individuali, non vanno a seconda dei bisogni. Il grado di civiltà in Italia è cresciuto – ha detto a Radio Cusano Campus – e deve rimanere simile a quello della maggior parte degli altri paesi europei. Ognuno deve essere cioè che è nella vita, soprattutto se essendolo non fa male a nessuno”.
Sulla sinistra: “Manca un leader, è il problema più evidente. La verità è che in questo Paese è cresciuta una grande ignoranza. Una ignoranza che la sinistra non è stata in grado di arginare. Paradossalmente un personaggio come Almirante, che non rispecchiava i miei ideali politici, aveva un livello di cultura alto. Qui purtroppo ci si esprime male. Mi è dispiaciuto quando Salvini ha detto che per gli immigrati è finita la pacchia. E’ stato bravo ad ascoltare la gente, ma forse ha ascoltato troppo e nei posti sbagliati. Le parole hanno un peso, non si possono dire cose del genere”
“Il leader di una nuova sinistra potrebbe essere Roberto Saviano. Magari fosse. A me piace molto, sicuramente il leader della sinistra deve avere due cose: la capacità di comunicare e ascoltare e interpretare quali sono i bisogni della gente. Il problema della sinistra è che ora non c’è qualcuno in grado empaticamente di rappresentarla. Renzi? La sua personalizzazione non è piaciuta, io non mi sono mai riconosciuta in lui. Il Pd avrebbe dovuto dialogare con il movimento cinque stelle per cercare di portare il Paese in salvo”.