Tra misure anti-terrorismo senza precedenti, ma studiate per non rovinare troppo il clima della mega-kermesse alcolica, è cominciata a Monaco di Baviera l’Oktoberfest, la festa della birra tedesca che attrae ogni anno milioni di visitatori. In programma fino al 3 ottobre, l’Oktoberfest è “la sagra più grande del mondo” ed è cominciata con il tradizionale annuncio “O’Zapft is!” (“È stappata!”) che il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, ha fatto a mezzogiorno in punto spillando la prima birra da un botte.
Le misure di sicurezza sono draconiane in seguito ai quattro attacchi terroristici di luglio compiuti da giovani più o meno squilibrati (l’accoltellatore tedesco di Reutlingen e il killer iraniano-tedesco di Monaco), ma negli altri due sono entrati in azione simpatizzanti dell’Isis (il ragazzo afghano con l’ascia sul treno di Wuerzburg e il kamikaze siriano di Ansbach). Alla luce di questi attentati e di arresti preventivi compiuti in seguito, le autorità di Monaco hanno rafforzato le misure per proteggere gli amanti della birra dal pericolo di altri pazzi o lupi solitari dell’Isis.
Divieto di introdurre zainetti voluminosi oltre i tre litri di capienza (dovranno essere lasciati agli ingressi), perquisizioni al minimo sospetto, 29 videocamere di sorveglianza, 450 enormi uomini del servizio d’ordine (200 in più dell’anno scorso) e anche una controversa rete anti-intrusioni che chiuderà un lato fino alla scorsa edizione lasciato libero dell’enorme spazio di 420 mila metri quadrati. In 34 tendoni, l’Oktoberfest ospita le lunghe tavolate con i “Mass”, i boccali da birra rigorosamente da un litro, e schiere di polli arrosto. L’anno scorso ne sono stati divorati più di 500 mila, assieme a 235 mila paia di salsicciotti per accompagnare 7,5 milioni di litri di birra.
“So quante bottiglie di vino reggo, ma non quanti Mass di birra”, ha detto l’allenatore del Bayern, Carlo Ancelotti, commentando l’inizio dell’Oktoberfest come riferisce l’agenzia Dpa. Fino a luglio la chiusura del lato della Theresienhoehe veniva scartata per paura di compromettere una via di fuga in caso di panico. Ma test hanno dimostrato che la rete può essere rimossa in 50 secondi, se necessario, ed evidentemente la paura degli attentatori è più forte di qualsiasi altra considerazione. Fin dalla vigilia, sulla base delle prenotazioni alberghiere, i media pubblicano i timori di un calo dei visitatori che l’anno scorso erano stati 7,2 milioni.
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