Ripartenza in positivo per la vendita a domicilio, comparto che in Italia occupa oltre mezzo milione di persone e vale 3,6 miliardi di euro. A diffondere i primi dati post Covid-19 è Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore, che da un’indagine fra le proprie aziende associate (che rappresentano il 46% del valore dell’intero comparto) evidenzia come le vendite a domicilio, nelle prime due settimane di riapertura, stiano procedendo a un ritmo pari al 67% rispetto a quello rilevato nello stesso periodo dell’anno scorso, con segnali di crescita.
«L’impatto del Coronavirus sul nostro settore è stato senza precedenti, ma le aziende di Univendita hanno dimostrato tenuta e solidità –commenta il presidente dell’associazione Ciro Sinatra–. Nonostante gli incaricati abbiano dovuto sospendere le attività nelle case degli italiani per oltre due mesi, le nostre imprese hanno agito tempestivamente, assicurando ai propri collaboratori strumenti per mantenere i contatti a distanza con la clientela, formazione e in molti casi anche sostegno economico, in forma di aiuti o anticipi sulle provvigioni, per coprire i mancati ricavi del periodo di fermo. Il risultato è che il nostro settore non si è fermato, riuscendo tra l’altro a mantenere tramite vendite e dimostrazioni a distanza un livello pari a circa il 35% del fatturato “storico” anche durante il lockdown. Inoltre le aziende, fin da subito, si sono preparate accuratamente per ripartire nel più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza e rispondere alle sfide del mercato post-pandemia».
Con la ripresa delle attività nelle case degli italiani c’era il timore di incontrare porte e chiuse e diffidenza, ma così non è stato. «In realtà c’è una grande voglia di socialità e contatti umani, e i risultati dei primi 15 giorni della Fase 2 ce lo confermano –prosegue Sinatra–. Il feedback che ci arriva dai clienti è che la vendita a domicilio è una modalità estremamente gradita perché dà la possibilità di vedere il prodotto prima di acquistarlo e di ricevere una consulenza personalizzata, cosa impossibile nell’e-commerce. E, dall’altro lato, consente di evitare le code e le situazioni di affollamento che potrebbero invece verificarsi nei negozi fisici». Naturalmente tutto questo deve avvenire nella massima sicurezza, a tutela della salute sia dei consumatori, sia degli incaricati alla vendita. Per questo Univendita, responsabilmente, ha creato le linee guida per una vendita a domicilio in sicurezza: tutti i venditori delle aziende associate sono quind istati formati, dotati dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti monouso, gel igienizzanti) e svolgono le dimostrazioni di prodotto mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro.