Gioco e sorrisi nell’Italia teatro quotidiano di drammi e talvolta di tragedie. L’Italia delle proteste e degli scontenti. Il Paese che s’interroga: attraverso le liberalizzazioni diventeremo davvero il Paese di Bengodi? Certo, sicuro, promettono originali imbonitori delle nuove norme. Ma, per fortuna, c’è anche un’altra Italia. Questa capace di giocare e sorridere.
Il Paese dei bambini, non di Bengodi. Bambini in passerella, indossatori talvolta con il biberon o deliziose indossatrici alte poco più di una bambola. Bambine e bambini, infanti non qualunque: figlie e figli di ex campioni e campionesse dello sport e di personaggi dello spettacolo. Fiona May, Maurizia Cacciatori, Antonio Gilardino, Benedetta Parodi, Claudia Gerini. Il delicato spettacolo è andato in scena a Firenze nell’ambito di Pitti Uomo, rassegna di respiro mondiale. Un pugno nell’occhio, momenti godibilissimi, il Pitti Immagine Bimbo, che ieri sera ha chiuso gli stand alla Fortezza da Basso.
Fantasia, giochi, fiabe. Il mondo dei piccoli che ha stupito anche i grandi. Chiariamo: non solo le mamme e i papà degli indossatori e delle indossatrici bambini. Un piccolo mondo vero, pieno di momenti tipici degli infanti. Pianti e proteste, non solo sorrisi, a pochi centimetri della storica passerella. Indossatori e indossatrici con le tipiche paturnie della loro giovanissima età. La bambina seriosa e smarrita che non riesce a sorridere come il ruolo richiederebbe. L’altra che si convince con la promessa che avrà in regalo una Barbie. E un’altra ancora che si acqueta e si lascia portare lassù, sulla passerella, dopo aver conquistato il suo orsetto di pelouche.
Senza forzature, assicurano le gentili e premurose signore e signorine addette al casting, ancorchè proprietarie di convinzioni pedagogiche anche queste a prova di moda. "Inutile e diseducativo cercare di convincere i bimbi promettendo questa o quella cosa".
La tenera novità e le novità della moda, davvero in un’atmosfera da fiaba. Sogni bambini alimentati da mamme famose che auspicano per i loro pargoli radiosi futuri sulle passerelle della moda. Qualcuno non ne ha voluto sapere, ma la più parte degli infanti non ha avuto problemi a mettersi in posa davanti all’obiettivo. Hanno sfilato spediti sulla passerella delle collezioni. Promossi con buoni voti i pargoli di personaggi famosi già abituati alla ribalta. Carlos Maria, 11 mesi, l’indossatore più giovane in assoluto. Maurizia Cacciatori, l’ex indimenticata campionessa della pallavolo, scudetti in Italia e in Spagna, icona a lungo della nazionale italiana, l’ha avuto dal primo matrimonio con un cestista delle Canarie. Abbigliato di tutto punto, il bambino della mamma con pancione ha sfilato in braccio alla campionessa, che ha indossato abiti di Iceberg. Incinta di sette mesi, Maurizia Cacciatori è in attesa di una bambina, che si chiamerà Ines.
Larissa e Anastasia le figliolette di Fiona May, saltatrice in lungo di origini afro-inglesi, un’autentica campionessa ai suoi giorni migliori. Lei sì, fisico statuario, le misure giuste e il portamento di una vera mannequin, ospite a Pitti Immagine Bimbo del brand LauraBiagiottiDolls. Si è commossa Cindy Crawford, ex top model degli anni Ottanta e Novanta. Una figlioletta, Kaia Gerber, testimonial per Young Versace.Un papà emozionato, in ambasce, Antonio Gilardino. Attaccante campione del mondo nel 2006 con l’Italia di Lippi, ex di Milan e Fiorentina oggi al servizio del Genoa, non stava nei panni: Ginevra, la figlioletta, ha sfilato con grande disinvoltura da consumata indossatrice. Perfino spregiudicate proprietarie di dolce incoscienza le figlie dell’attrice Claudia Gerini, Rosa e Linda. Miss Blumarine ha proposto in passerella la giovanile eleganza di Eleonora e Matilde Caressa, il giornalista telecronista di Sky. Ma anche il marito di Benedetta Parodi, autrice di libri di cucina, scrittrice e cuoca trendy della TV. Ma il nome e notorietà di mamme e papà fanno anche cachet? Figliolette e figli godono di compensi più alti rispetto ai coetanei imberbi indossatori e indossatrici? No, il cachet è uguale per tutti: 800 euro. Compenso che le agenzie girano a chi rappresenta i piccoli. Ovvero i genitori, avvezzi, abituati a guadagni di ben altra consistenza. Ma l’importante è cominciare e chi ben comincia è alla metà dell’opera. A meno di un quarto, nel caso dei bambini andati in passerella per gioco. In braccio alla mamma stella dello spettacolo o ex campionessa o sotto gli occhi increduli di genitori celebri. I famosi saranno loro, i bambini in passerella.
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