Perché molte agenzie immobiliari, protagoniste dell’acquisto più costoso che una persona possa realizzare nella sua vita, molto spesso non godono di buona fama e sono considerate ‘poco professionali’? Per saperne di più è stato effettuato uno studio su 400 agenzie immobiliari italiane, per capire perché ci sia una così diffusa percezione negativa dell’agente immobiliare.
Lo studio ha preso in esame diversi aspetti del lavoro dell’agente immobiliare, come qualità dell’informazione ricevuta, empatia dell’agente, visita dell’immobile, materiale informativo, soluzioni alternative offerte, inserimento nelle banche dati, pre-qualifica delle esigenze e rispetto delle normative sulla privacy e Gdpr.
L’obiettivo della ricerca, effettuata da Vorrei.it, rete immobiliare digitale, era comprendere l’opinione del consumatore durante il primo contatto con un agente immobiliare ed è stata realizzata attraverso un potenziale acquirente che ha contattato oltre 400 agenzie immobiliari in 11 città italiane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo e Cagliari.
Tra i dati i dati più sconcertanti il white paper evidenzia che il 44% degli agenti non ha mai risposto o non ha mai ricontattato il potenziale cliente in seguito alla sua richiesta, che naturalmente in questi casi si sente trascurato. Altro dato significativo è che in un periodo storico in cui è necessario sfruttare le tecnologie utili al contenimento del Covid-19 solo il 21.6 % ha proposto una visita virtuale dell’immobile.
“Dalla ricerca emerge scarsa organizzazione e scarso utilizzo degli strumenti tecnologici da parte degli agenti immobiliari, in un’epoca dove siamo abituati ad utilizzare servizi delle multinazionali del web affidabili e performanti”, afferma Ivan Laffranchi, fondatore di Vorrei.it, autore della ricerca. Dal punto della distribuzione geografica dei risultati evidenziamo che le città con gli agenti immobiliari più smart, empatici ed efficaci sono Milano, Venezia e Palermo.
Gli agenti immobiliari del capoluogo siciliano sono stati i più preparati sul fronte delle visite virtuali, utili ad evitare inutili sopralluoghi all’abitazione.
Maglia nera per Torino e Napoli: solo il 10% degli agenti partenopei ha risposto al nostro potenziale cliente o lo ha richiamato in un secondo momento.
“I cambiamenti che sono in atto potrebbero mettere fuori gioco molti operatori del settore, ma se gli agenti immobiliari sapranno far vivere al consumatore un’esperienza insostituibile, unica e sicura, avranno davanti a loro un futuro radioso e ricco di soddisfazioni, facilitato da un uso intelligente della tecnologia e del web” conclude Laffranchi.