Ancora una strage in Afghanistan, e ancora una volta a essere versato e’ il sangue di giovanissimi. Un kamikaze in moto si e’ schiantato oggi con contro un convoglio di militari stranieri nella provincia di Paktia (est del Paese) uccidendo due soldati americani ed un agente della polizia locale, al prezzo pero’ di una vera e propria strage di studenti appena usciti da un liceo del distretto di Samkani. L’attentato, ha detto il capo della polizia provinciale, Zalmai Oryakhel, ‘e’ avvenuto in fine mattinata nella zona del bazar, quando il kamikaze si e’ diretto a tutta velocita’ con il suo carico di esplosivo contro alcuni veicoli in transito della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf)’.
‘Lo scoppio e’ stato tremendo – ha ancora assicurato – ed ha investito in pieno i ragazzi del Liceo maschile Samkani, che in quel momento tornavano a casa al termine delle lezioni, uccidendone dieci e ferendone almeno altri 15′. Testimoni oculari hanno riferito che in ospedale sono stati trasferiti vari passanti ed alcuni agenti, mentre responsabili della sicurezza hanno indicato che anche altri cinque soldati americani hanno riportato ferite.
Questa giornata di ‘ordinaria follia’ afghana era peraltro cominciata gia’ qualche ora prima quando si era diffusa la notizia che nella provincia orientale di Laghman una famiglia di sette membri (quattro donne, due bambini ed un uomo) era stata sterminata dall’esplosione di una rudimentale mina contro cui aveva urtato il veicolo su cui viaggiava, di ritorno da una ‘spedizione’ per raccogliere legna.
Nessuno dei due attentati era stato rivendicato a fine giornata da gruppi antigovernativi, anche se le autorita’, locali e nazionali, hanno pochi dubbi nell’addossarne la responsabilita’ ai talebani, che nelle ultime settimane sono tornati a moltiplicare i loro attacchi in tutto il territorio afghano. Secondo cifre fornite da fonti ufficiali, la violenza degli insorti nelle ultime due settimane ha provocato la morte di 125 civili afghani ed il ferimento di altri 287, con un aumento del 24% rispetto allo spesso periodo del 2012 Il presidente della Repubblica Hamid Karzai, la rappresentanza dell’Onu a Kabul e i vertici dell’Isaf hanno categoricamente condannato i due attentati. Karzai ha sottolineato che ‘i nemici del popolo dell’Afghanistan hanno nuovamente sparso il sangue della nostra gente innocente ed oppressa, particolarmente studenti e donne, per perseguire obiettivi dettati dall’estero’. Da parte sua Jan Kubis, speciale rappresentante del segretario generale dell’Onu in Afghanistan, ha sottolineato che ‘qualunque attacco che deliberatamente viene realizzato vicino a una scuola puo’ essere solo condannato per il suo contenuto atroce’.
Infine il portavoce dell’Isaf, generale Guenter Katz, ha ricordato che ‘molti di quelli che sono stati uccisi oggi stavano solo studiando, come ogni giovane deve fare, o, come nel caso della famiglia, solo cercando di vivere una vita in pace e dignita’. L’Isaf – ha concluso Katz – continuera’ a stare dalla parte del popolo dell’Afghanistan e delle Forze di sicurezza afghane che lavorano per un futuro migliore’.
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