Era nell’aria, i servizi segreti sapevano in qualche modo che sarebbe accaduto. E infatti è successo. Poco fa attentato all’aeroporto di Kabul: si tratterebbe di un attacco suicida seguito da una violenta sparatoria. L’attacco ha coinvolto due attentatori suicidi e uomini armati. Il guaio è che potrebbe non essere finita qui: ci sarebbero infatti altri kamikaze pronti a farsi saltare in aria.
L’attentato è avvenuto in una zona chiamata “il canale”. Lo riferisce l’inviato di Skynews sul posto, spiegando che si tratta di un’area appena fuori lo scalo dove migliaia e migliaia di persone aspettano che i loro documenti vengano esaminati. In questa zona, ha spiegato il reporter, operano principalmente le truppe britanniche.
“Non posso parlare in questo momento”. Così Tommaso Claudi, console italiano in Afghanistan, contattato da LaPresse subito dopo che si è diffusa la notizia di un’esplosione all’esterno dell’aeroporto di Kabul.
60 VITTIME, SI TEME NUOVO ATTACCO
Almeno sessanta vittime e tre marines statunitensi feriti: questo il bilancio diffuso finora dai media internazionali dell’esplosione avvenuta all’aeroporto di Kabul, che sarebbe stata causata da un attacco kamikaze. Secondo il ministero della Difesa turco citato da Sky News sarebbero state almeno due le esplosioni avvenute fuori dall’aeroporto di Kabul. L’ambasciatore francese David Martinon con un tweet ha avvisato la popolazione afghana di allontanarsi dall’aeroporto dove “è possibile una nuova esplosione”. Al Jazeera, il principale media arabo, parla di un attacco, dalle conseguenze ancora incerte, attribuibile a un gruppo affiliato allo Stato Islamico, o sedicente tale.
Ieri il presidente americano Joe Biden, nonostante le insistente dell’Unione Europea e degli altri membri del G7, aveva confermato la data del 31 agosto come termine ultimo per il ritiro dall’Afghanistan, e in questi giorni sono state già rimpatriate 88mila persone, al ritmo di un volo ogni 39 minuti. I talebani avevano accusato gli Stati Uniti di voler portare via dall’Afghanistan le migliori forze lavoro del Paese per indebolirlo, e chiuso la strada per l’aeroporto ai cittadini afgani.
I Paesi occidentali avevano avvertito nelle scorse ore di un possibile attacco all’aeroporto di Kabul, dove migliaia di persone si sono riversate da giorni nel tentativo di fuggire dall’Afghanistan dopo che i talebani hanno preso il controllo del Paese.
Il ministro britannico delle Forze armate, James Heappey, ha detto oggi alla Bbc che c’è una segnalazione “molto, molto credibile di un attacco imminente all’aeroporto”, possibilmente nel giro di “ore”. E il premier belga, Alexander De Croo, ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto informazioni a livello militare dagli Stati Uniti, ma anche da altri Paesi, che ci sono indicazioni di una minaccia di attacchi kamikaze sulla massa di persone” in attesa.
Mercoledì sera l’ambasciata Usa aveva avvertito i connazionali ai tre ingressi dell’aeroporto di andare via immediatamente a causa di una non specificata minaccia di sicurezza. Alti funzionari Usa hanno spiegato che l’avvertimento era legato a specifiche minacce relative allo Stato islamico K, branca afghana dell’Isis, con il potenziale uso di veicoli bomba. Inoltre Australia, Regno Unito e Nuova Zelanda avevano avvertito oggi i loro cittadini di una “minaccia molto alta di attacco terroristico”.
PEREGO (FI): DOPO DUPLICE ATTENTATO OCCIDENTE RIFLETTA
“Il duplice attentato kamikaze di Kabul, che al momento ha causato 13 morti e 50, feriti mette in luce: l’incapacità dei Talebani di garantire la sicurezza in quello che era il primo banco di prova, ovvero il rispetto delle operazioni di evacuazione entro il 31 Agosto; la presenza di diverse sigle dell’orbita jihadista che non si riconoscono nella leadership talebana se non, ma è presto dirlo, di componenti antagoniste tra gli stessi talebani; da ultimo, la conferma dell’importanza di una forza militare multinazionale come una soluzione per la tutela della sicurezza che avrebbe probabilmente impedito il verificarsi di attacchi di questa natura. Sta a noi occidentali ora riflettere sull’opportunità di tornare ad essere protagonisti del destino del popolo afghano”. Così, in una nota, il vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Matteo Perego.
Bellanova (IV), notizie attacchi spaventose, Italia ribadisca impegno salvataggio
Sono “spaventose le notizie che arrivano da Kabul”. Lo scrive su Facebook Teresa Bellanova, viceministra delle Infrastrutture e della Mobilita’ sostenibili. “Mentre procede l’evacuazione di uomini, donne e bambini, due attacchi kamikaze – aggiunge la viceministra – provocano una strage fra i cittadini afgani di fronte all’aeroporto. Oggi piu’ che mai l’Italia ribadisca l’impegno a salvare dalle mani del terrore e del fondamentalismo quante piu’ persone possibili”.
Toti, il peggio si affaccia prima del previsto, terrorismo si puo’ importare
In Afghanistan “il peggio si affaccia prima del previsto”. Lo scrive su Instagram il presidente della regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti. “L’attentato all’aeroporto di Kabul – sottolinea Toti – dimostra quali danni produrra’ un ritiro illogico e insensato da quel Paese. Se la democrazia, come scrive qualche sedicente esperto di politica estera, non si esporta, di certo il terrorismo si puo’ importare. Ora bisogna correre ai ripari nel piu’ breve tempo possibile. Nessuno si illuda – osserva Toti – che i kamikaze di Kabul siano lontani da noi. Nessuno si illuda che diritti negati e violenza siano temi da affrontare in modo ipocrita in qualche salotto. O ci svegliamo o ne pagheremo le conseguenze”.
BIANCOFIORE (CI): ATTENTATI SIMBOLICI PER COLPIRE OCCIDENTE
“Gli attentati di questi minuti all’aeroporto di Kabul, largamente attesi e non scongiurati, sono strategia Isis e probabilmente Talebana, altamente simbolica. Le azioni dei kamikaze mirano infatti a colpire da una parte il cuore e i valori dell’occidente e della NATO, dall’altra a incutere terrore alla popolazione Afghana, non solo con la minaccia di morte ma con l’uccisione definitiva della credibilità e della speranza prospettate dalle potenze democratiche. Azioni terroristiche esemplari per mettere in evidenza la debolezza dell’Occidente, che si è dimostrato vile e incoerente. Serve una reazione immediata congiunta tramite risoluzione dell’Onu , a rischio ci sono non solo migliaia di vite umane, bambini compresi, ma i valori non negoziabili della nostra civiltà”. Lo afferma Michaela Biancofiore capigruppo in commissione Esteri e membro della dirigenza nazionale di Coraggio Italia che aggiunge: “L’Occidente, dopo la pessima figura mostrata in questi giorni con un ritiro che sa di ammutinamento, deve ritrovare l’unità e l’orgoglio per reagire all’attesa escalation di terroristi che predicano la morte sulla vita”.