Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia e giornalista, intervenuto su Radio Cusano Campus per parlare della condanna dell’ex governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ha detto: “Le sentenze sono sentenze, Roberto andrà in carcere. Ci andrà come un terrorista o un mafioso, senza poter accedere a nessun beneficio. Faccio presente che i condannati per la strage di Bologna, 85 morti e 200 feriti, sono stati liberati con benefici di legge ormai da anni. Fabrizio Corona, condannato a 14 anni, dopo un anno e mezzo stava da Don Mazzi. Silvio Berlusconi è andato direttamente in affidamento ai servizi sociali. Formigoni, governatore della Regione Lombardia per 18 anni, ha messo in piedi la sanità a cui si rivolge tutta Italia, una sanità di eccellenza che è un esempio per tutto il mondo, andrà in galera per più di 5 anni per corruzione senza che ci siano state dazioni di denaro, contestando a Formigoni rapporti amicali”.
Follia manettara. “Le motivazioni della sentenza spiegano che quei rapporti amicali erano in realtà rapporti di corruttela. Io considera questa condanna una follia così come è una follia vedere una persona di 72 anni andare in galera senza poter accedere a benefici di legge. Una follia manettara quella dei 5 Stelle che riescono a gioire di questa condizione. Questa situazione la trovo insensata. Se il sistema delle relazioni amicali è un sistema corruttivo allora io vi dico: guardate le Regioni rosse come sono costruite da decenni, chiedete a quelli della Esselunga quanto fosse difficile fare concorrenza alla Coop nelle regioni rosse. Se le relazioni amicali costituiscono sistema di corruttela allora incarcerata tutti i presidenti di regioni rosse dagli anni ’60 ad oggi”.
Sanità d’eccellenza. ”Il pm dice che i soldi sono stati tolti ai malati. La verità è che non c’è malato in Italia che non si voglia far curare dalla sanità lombarda messa in piedi da Formigoni. È stato sempre rieletto. Questo non cancella gli errori commessi. Il servizio ai cittadini è di livello eccelso rispetto a qualsiasi altra regione. Evidentemente il problema è che Formigoni era un presidente cattolico e una frangia di magistratura ha voluto dare questa bastonata ad una persona per educarne cento. Dico ai cattolici che l’irrilevanza politica conduce a questa situazione. È assurdo che, sulla sanità, vada in carcere l’ex presidente della Regione Lombardia piuttosto che il presidente della Regione Calabria o Campania. No, in Italia andrà in galera colui il quale ha messo in piedi il miglior sistema sanitario del mondo, senza la prova di una dazione di denaro”.