Caro vecchio mojito addio. Gli esperti non hanno dubbi: nelle spiagge e nelle grandi citta’ l’aperitivo diventa un’arte di qualita’, sia nella preparazione che nello stile di vita. Secondo il 52% dei barman monitorati, sempre di piu’ emerge una grande attenzione alla qualita’ degli ingredienti (82%) e alla territorialita’ dei prodotti (75%). Ma spazio anche alla fantasia e all’innovazione, attraverso l’esplorazione di nuovi territori e nuovi sapori: salgono tra gli esperti frutta (47%), erbe aromatiche (39%) e spezie (53%) per la preparazione di nuovi e piu’ accattivanti drink analcolici. Lo rivendicano i locali piu’ trendy d’Italia, come il Sabot di Santa Margerita o il Gilli 1773 di Firenze, il The Sign di Pozzuoli, come il Rakija di Trapani.
Una tendenza confermata dallo studio promosso dal Sanbitte’r Aperitivo Cool Hunting, l’osservatorio sulle tendenze dell’arte dell’aperitivo dello storico analcolico italiano di Sanpellegrino, attraverso un’analisi condotta su circa 100 testate lifestyle internazionali e 1.300 siti dedicati ai nuovi trend e al divertimento “fuori casa”.
Cambia il modo di fare l’aperitivo che diventa una vera e propria “arte”. Secondo esperti e trendsetter, sono ormai out gli “eccessi”, sia per quanto riguarda cio’ che si beve e mangia (88%), sia nell’atmosfera e nello stile del locale (81%). “L’arte dell’aperitivo” sposa la selezione di ingredienti e prodotti (82%) e la cura nelle presentazioni (66%) con la sperimentazione di drink creativi rigorosamente analcolici (59%) e dai nuovi sapori a base di erbe aromatiche, frutta e spezie (57%).
Che lo si proponga al The Brink di Liverpool o al Buenavista di Gallipoli, a contraddistinguere l’arte dell’aperitivo e’ la qualita’ (63%) la raffinatezza e l’eleganza (78%). Riviste e classifiche internazionali fanno a gara a individuare tutte le celebrities mondiali che non possono fare a meno di questo nuovo trend. Da Jennifer Lopez a Katy Perry, da Kim Kardashian a Leona Lewis. Tante le star che a ogni angolo del globo subiscono il fascino dell’arte dell’aperitivo all’italiana.
Non solo, secondo i barman dei locali piu’ glamour del Bel Paese e’ necessario prestare sempre piu’ attenzione alla cura e la spettacolarizzazione delle presentazioni, come accade nella cucina d’autore (66%). E se il 7% ritiene che l’aperitivo dovrebbe essere codificato ed identico in tutto il territorio, il 93%, invece e’ assolutamente convinto che deve essere legato ad abitudini e prodotti locali. Su una cosa pero’ c’e’ uniformita’ di vedute: no a prodotti “dozzinali” e stereotipati (63%), cosi’ come ad ambienti eccessivamente affollati e pieni di rumore (49%). Di contro, il vero aperitivo all’italiana d’autore deve presentare una grande qualita’ nella scelta di cio’ che si propone (67%), ma anche in tutti quegli accessori che contribuiscono alla presentazione, dai bicchieri alle ciotoline, ecc. (56%).
Quest’arte e’ infatti protagonista dei principali locali internazionali come il Redemption Bar di Londra, situato nella zona est della metropoli londinese, diventato simbolo, come ha spiegato il The Guardian, “del bere socialmente consapevole non solo di giorno, ma anche nel cuore della notte”. Altro locale che porta avanti questo trend e’ il The Other Side di Chicago, locale che, come riporta Huffington Post, “ha scelto di puntare su uno stile di qualita’, offrendo un ambiente sano ai propri clienti”. Anche il The Brink di Liverpool, e l’Elysee Montparnasse di Parigi, offrono alla loro clientela drink analcolici che attirano ogni sera un folto numero di clienti; su questa scia, sono anche numerosi i corsi che forniscono a barman e barlady nuove proposte e nuove tendenze nel mondo dei cocktail analcolici attraverso l’uso della frutta e di tecniche di miscelazione avanzate, da proporre nelle varie fasce orarie, dall’aperitivo al dopo cena.
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