È morto sotto la tenda da campeggio che insieme agli amici aveva montato per dormire sulla spiaggia di Puerto Colon, a Tenerife. A ucciderlo, nel sonno, un edema polmonare acuto. È così che ha perso la vita alle Canarie il 29enne cuoco e cameriere livornese Gianmarco Fenzi, per tutti “Giamma”.
Le sue ceneri sono state consegnate al padre giunto nell’isola spagnola per portarle a Livorno. “La prossima settimana, quindi, in città potrebbe celebrarsi l’ultimo saluto” scrive Il Tirreno. “Il desiderio di mio figlio – spiega il padre Carlo, ex chef del Pappafico di Marina di Pisa che insieme al figlio, fino all’anno scorso, ha portato avanti il ristorante ‘Don Carlos’ su un’altra isola spagnola, Minorca, sulle Baleari – era che le sue ceneri venissero sparse in mare. In realtà era il mio di desiderio, e speravo che lo facesse lui per me, ma il destino ha deciso diversamente, qualcosa contro la natura”. Una morte, secondo il padre, “che poteva essere evitata”.
“È come se fosse affogato, soffocato dall’acqua nei polmoni – racconta – e sicuramente se avesse avuto qualcuno accanto di più affidabile avrebbe potuto farcela. L’edema polmonare, da quanto mi hanno spiegato, può presentare sintomi già da una settimana prima. Non ho idea di cosa sia successo e del perché non sia andato in ospedale. Chi gli è stato accanto non se ne è accorto oppure non gli ha dato importanza, lui probabilmente non si è reso conto di una situazione che era molto grave. E purtroppo ora non c’è più”.
Carlo Fenzi, come del resto tutta la famiglia, è venuto a conoscenza della morte del figlio addirittura una settimana dopo, quando ormai l’esame autoptico era stato già disposto e svolto. Le autorità spagnole, infatti, non lo hanno mai contattato, forse perché avevano avvertito la madre, che abitava con lui a Tenerife. A saperlo per prima, a Roma, è stata la sorella di Giamma, Aurelia Fenzi, attraverso un’amica in comune su Facebook. (