Armando Cimolai, pioniere dell’industria italiana, è morto; i suoi funerali verranno celebrati mercoledì 5 ottobre nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta di Vigonovo di Fontanafredda (Pordenone).
Nato il 17 marzo 1928, nel 1949, dopo esperienze di lavoro come operaio, aveva deciso che i tempi erano maturi per avviare una propria attività con la moglie Albina: un piccolo laboratorio per la costruzione di cancelli e infissi metallici a Pordenone. Da lì, Cimolai ha creato l’azienda che in oltre 70 anni di storia è diventata un riferimento del Made in Italy nel mondo, eccellenza riconosciuta globalmente nella realizzazione di strutture complesse in acciaio, con un giro d’affari di 500 milioni di euro ed oltre 3mila lavoratori, di cui 1.500 diretti, impegnati in progetti iconici in tutto il mondo tra cui spicca il telescopio più grande del pianeta, l’ELT (Extremely Large Telescope), nel deserto dell’Atacama, in Cile.
Il Sole 24 Ore ricorda che Armando Cimolai è stato un visionario, saldamente ancorato ai valori della famiglia e del lavoro: è rimasto in attività fino a pochi giorni fa.