Se n’è andato all’età di 86 anni, mentre era nella propria casa, mentre era accanto alla moglie Giorgia. Sergio Pininfarina, un nome conosciuto in tutto il mondo, ormai anziano e malato ha gettato la spugna. Dopo la terribile e prematura morte del figlio Andrea, non si era più ripreso davvero. Oltre ad Andrea, Pininfarina ha avuto altri due figli, Lorenza e Paolo.
Imprenditore, presidente della Confindustria dal 1988 al 1992, era nato l’8 settembre 1926 a Torino. Ingegnere meccanico dal 1950, iniziò la sua attività nell’industria paterna, la Carrozzeria Pinin Farina, di cui nel 1960 assunse la carica di direttore generale, nel 1961 quella di amministratore delegato e nel 1966, alla morte del padre, quella di presidente; nel 2006 diventò presidente d’onore.
Pininfarina, ambasciatore del made in Italy nel mondo, e non solo per quanto riguarda l’automotive, ha disegnato modelli rimasti nella storia per la loro eleganza, come la Ferrati Testarossa, la Peugeot 406 Coupè, la Maserati Quattroporte.
Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte del mondo politico e istituzionale. Fra questi, quello del presidente del Senato, Renato Schifani: “La scomparsa di Sergio Pininfarina ci lascia profondamente rattristati: perdiamo un uomo che ha incarnato una parte importante dell’immagine dell’Italia nel mondo”. Nel messaggio inviato alla famiglia di Pininfarina, che era anche senatore a vita, Schifani porge “le mie condoglianze piu’ sentite, alle quali si uniscono quelle di tutto il Senato".
"Sergio Pininfarina – prosegue il presidente Schifani – ha fornito un modello di laboriosita’, un saper fare che ha dato lustro al mondo dell’impresa e del lavoro nel nostro Paese. La sua nomina a senatore a vita ha rappresentato il riconoscimento dovuto di un lungo e tenace impegno e di un servizio reso a tutta la comunita’ nazionale". "Entrare nell’Aula del Senato, dove era profondamente stimato da tutti, fu per lui una sfida da affrontare con coscienza e senso del dovere. Questa consapevolezza – conclude Schifani – rimase in lui anche quando la vita gli riservo’ i dolori piu’ acuti. Alla sua testimonianza civile guardiamo con ammirazione sincera"
Discussione su questo articolo