Margherita Hack è morta all’età di 91 anni. Si è spenta la notte scorsa nel polo cardiologico dell’ospedale di Cattinara, dove era stata ricoverata sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la affliggevano. Vicino a lei, al momento della sua morte, c’era fra gli altri suo marito Aldo: i due erano sposati da 70 anni e si erano conosciuti nei giardini di Firenze quando erano ragazzini.
Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: "quando ci sono io non c’é la morte – le piaceva ripetere – e quando c’é la morte non ci sarò io".
Hack è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia e ha dato un forte contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Hack era membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
Considerata una delle astrofisiche italiane più importanti e una "madre nobile" della divulgazione scientifica in Italia, era nata a Firenze. Una toscana Doc e atea convinta, Margherita Hack – che amava definirsi “amica delle stelle” – ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste.
Donna di immensa cultura, nella casa dove viveva col marito Aldo c’è una biblioteca composta da oltre 24mila libri, che con molta probabilità saranno donati alla città di Trieste.
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