E’ morto mentre era in vacanza a Roma all’età di 51 anni. “Era ancora molto giovane”, dicono amici e familiari. James Gandolfini era diventato famoso in tutto il mondo interpretando Tony Soprano, boss mafioso protagonista della serie tv “I Soprano”, targata HBO.
James avrebbe dovuto partecipare il prossimo fine settimana al Festival del cinema di Taormina, insieme al regista Gabriele Muccino. Stroncato da un infarto che lo ha colpito nella stanza di un albergo romano, non potrà essere presente ma verrà ricordato durante la manifestazione.
L’emittente televisiva HBO, che ha mandato in onda per un decennio la serie cult de "I Soprano", in una nota esprime “un’incommensurabile tristezza. Era un uomo speciale, un grande talento, che con il suo straordinario senso dell’umorismo, il suo calore e il suo rispetto, ha toccato molte persone”.
La serie televisiva “I Soprano”, molto amata negli Usa e nel mondo, è stata tuttavia criticata più volte da alcune associazioni di italiani residenti in Nord America, perché proponeva lo stereotipo dell’italiano tutto mafia e spaghetti. Ma Tony Soprano era in ogni caso un mafioso dal cuore “buono”, se possiamo usare un termine simile per una persona che comunque, nell’immaginario televisivo, era un criminale. Ma un criminale “gentile”, con le sue paure e le sue debolezze.
L’attore lascia due figli, avuti da due diverse relazioni. Durante la sua carriera, oltre ai soprano, ha recitato in decine di film conosciuti e apprezzati a livello internazionale. David Chase, il creatore di ‘The Sopranos’, lo ha definito "un genio"; Susan Sarandon lo ha descritto come “uno dei piu’ dolci, divertenti e generosi attori con cui ho lavorato", e per Mia Farrow era “un grande attore, proprio grande". Ciao James, ciao Tony.
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