“Le numerose difficoltà che abbiamo dovuto affrontare quest’anno hanno riguardato non solo la situazione sanitaria ma anche, di riflesso, il concetto di mobilità”, osserva Danese. “Tra i sacrifici che abbiamo dovuto compiere vi è stato quello di dover limitare al massimo gli spostamenti, tenendo studenti, lavoratori, madri, padri lontani dalle proprie famiglie anche per mesi. Come sapete, nella fase più critica dell’emergenza sanitaria in Spagna, uno dei Paesi che è stato colpito più duramente in Europa e nel mondo, il Consolato Generale ha cercato, con tutti i mezzi e nonostante gli enormi ostacoli posti dal contesto emergenziale, di stare accanto ad ognuno di voi cercando di dare una risposta a tutti coloro che, a centinaia, si sono rivolti a noi per chiedere informazioni e ricevere l’orientamento necessario in un momento così straordinariamente complicato”.
“Continuiamo a mantenere aggiornato su base quotidiana il nostro sito internet con una sezione dedicata al covid-19 – che ha ricevuto in questi mesi migliaia di visualizzazioni – con l’obiettivo di fornire in tempo reale tutte le informazioni rilevanti sull’evoluzione della normativa in Italia e in Spagna”, ricorda Danese, che aggiunge: “nei mesi più critici nei quali i collegamenti aerei erano stati sospesi, abbiamo mantenuto regolari contatti con alcune compagnie di trasporto per aggiornare di volta in volta le opzioni disponibili e, in alcuni casi, abbiamo preso l’iniziativa, in coordinamento con l’Ambasciata a Madrid e l’Unità di Crisi della Farnesina, di richiedere la disponibilità di vettori aerei per operare voli diretti dalla Spagna dalle città ove erano presenti il maggior numero di connazionali in difficoltà”.
“Da metà marzo all’inizio dell’estate, grazie al nostro lavoro, sono rientrati in Italia più di 8.000 connazionali”, sottolinea la Console. “Attraverso i telefoni dedicati alla crisi sanitaria abbiamo risposto a più di 13.000 telefonate, a più di 8.000 mail, fornendo assistenza a migliaia di connazionali per fare rientro in Italia nella fase più drammatica dell’emergenza e sostenere economicamente le persone in stato di indigenza. Nonostante le complesse condizioni di lavoro, la chiusura degli uffici per molte settimane, la necessità di organizzare il personale in turni per contenere, in linea con le indicazioni delle Autorità sanitarie locali, il rischio di contagio, tutto il personale ha lavorato anche da casa, per continuare a dare alla collettività servizi consolari essenziali”.
E ancora: “dall’inizio del 2020, nonostante il Covid, abbiamo emesso quasi 4.400 passaporti, 2.900 carte d’identità cartacee, abbiamo iscritto quasi 6.000 nuovi connazionali, abbiamo trasmesso ai Comuni quasi 1.500 atti di stato civile, abbiamo organizzato per due volte il Referendum costituzionale, e, oltre alle consuete attività consolari, abbiamo seguito con grande attenzione le vicende della nostra amata Scuola. Tali risultati, ci tengo a sottolinearlo, sono stati raggiunti nonostante la chiusura forzata e l’enorme sforzo di assistenza fornito alla collettività a causa dell’emergenza”.
“Il nostro – sottolinea Danese – è un Consolato con risorse umane limitate e, compresa me, consta di una squadra di 24 persone, che garantiscono servizi a tutti voi, una comunità che conta ormai quasi 105.000 connazionali iscritti all’AIRE”.
“Tra i risultati di cui andiamo più fieri – rimarca la Console Danese – vi è certamente la riduzione drastica dell’arretrato nel settore delle carte d’identità anche per assicurare un ordinato ed efficace passaggio alla nuova procedura per il rilascio della carta d’identità elettronica a partire dal 18 gennaio prossimo”.
In Consolato, aggiunge, è stato “creato un “fast track” dedicato una persona alla trattazione prioritaria delle pratiche per i neonati, per consentire alle famiglie di regolarizzare fin da subito la posizione anagrafica e poter ottenere contestualmente il primo passaporto”. Inoltre “continuiamo l’attività di digitalizzazione degli archivi consolari per portare la Sede progressivamente verso la dematerializzazione delle pratiche e aumentare l’efficienza e la produttività dei processi”.
“Purtroppo, l’emergenza sanitaria ancora in corso, come per moltissime attività, ha avuto ripercussioni importanti anche sui lavori della nuova sede del Consolato Generale e, per tale ragione, abbiamo subito un forte ritardo”, conferma Danese, che subito aggiunge: “sono tuttavia lieta di informarvi che, compatibilmente con le disposizioni sanitarie in vigore e nel pieno rispetto delle norme per la tutela dei lavoratori, i lavori sono ripresi speditamente e prevediamo di poter inaugurare i nuovi uffici nella primavera prossima”.
“Insieme all’Istituto Italiano di Cultura e alla Camera di Commercio Italiana a Barcellona abbiamo potenziato l’offerta di corsi di italiano online e realizzato manifestazioni culturali in campo musicale, cinematografico e gastronomico, mostre di arte contemporanea, incontri e conferenze, tutti fruibili in rete e in streaming, raggiungendo migliaia di contatti. Stiamo preparando per il prossimo anno una nuova stagione culturale speriamo anche con la possibilità di aprire alla partecipazione in presenza”, conclude prima di augurare a tutti “un nuovo anno di rinascita”.