Andrea Olivero, presidente Acli, in una intervista alla Stampa, commentando i risultati di una ricerca dell’Ipsos sul voto che sta per essere pubblicata, dalla quale emerge tra l’altro che l’astensionismo e’ piu’ diffuso tra i cattolici impegnati (35% rispetto al totale dei cittadini italiani al 27%), dichiara: “Dobbiamo darci una mossa: il 13-14 per cento dei cattolici praticanti e’ attratto dal movimento di Grillo. C’e’ lo spazio per un grillismo bianco se sapremo essere credibili nella lotta agli sprechi e alla corruzione”. Per Olivero “il successo del grillismo fa capire che non dobbiamo lasciare ad altri il monopolio di certe battaglie”.
Le Acli rappresentano il mondo cattolico, in gran parte. Quel mondo che, nella politica italiana, è vicino all’Udc. Ma il sostegno a Casini, spiega Olivero al quotidiano di Torino, non è “a scatola chiusa: servono passi concreti, dovra’ svecchiare il gruppo dirigente, mettere in lista persone oneste”. Acli che in ogni caso si dicono “favorevoli all’alleanza tra il centro e il Pd, ma siamo esigenti anche con i democratici”. E anche dalla sinistra rappresentata da Bersani “vogliamo ascoltare le proposte concrete per il futuro del Paese”.
Le coppie gay? “Dobbiamo avere piu’ coraggio come cattolici e non considerare piu’ i valori non negoziabili come un fortino da difendere”, visto che “oggi c’e’ piu’ l’urgenza di un piano serio per l’occupazione giovanile che di un registro per le unioni gay”. “Riteniamo chiusa l’epoca berlusconiana – aggiunge – e la ridiscesa in campo di Berlusconi ha chiuso per noi ogni prospettiva di dialogo’. E sull’ipotesi di una sua candidatura dice di “non aver ancora ragionato: sara’ frutto di un percorso che faremo nelle Acli o meglio lasciar perdere”.
ACLI: PARTITI DEVONO CAMBIARE, MAQUILLAGE NON SERVE "E’ inimmaginabile che i partiti non tengano conto di questa esigenza radicale di cambiamento. L’offerta politica attuale e’ evidentemente insufficiente. Non servono operazioni di maquillage, non bastano cambi di nome". E’ il commento della Acli al sondaggio Ipsos sulla politica. "E’ necessario lanciare segnali concreti di rinnovamento delle classi dirigenti, della modalita’ stessa di fare politica e di costruire il rapporto con cittadini e societa’ civile, a partire dalla riforma della legge elettorale e dalla trasparenza nel finanziamento dei partiti".
Sondaggio Ipsos: Cala destra, cresce voglia astensione. Buona performance di Grillo: tra i praticanti lo voterebbe il 14% "Nel corso del tempo i cattolici che frequentano almeno settimanalmente la messa hanno drasticamente ridotto il proprio consenso al centrodestra: questa coalizione aveva la maggioranza assoluta nel 2008, oggi meno di un terzo la voterebbe. Il centrosinistra segnala una sostanziale tenuta (intorno al 34%). Il centro cresce e da circa un anno si attesta intorno al 16%". E’ quanto si legge nella sintesi finale dei risultati di un sondaggio realizzato da Ipsos (metodo Cati, 800 interviste) per le Acli. "Vanno sottolineati – si legge nel documento – altri due aspetti: la buona performance di Grillo anche in questo segmento (oggi stimato al 14%) ma soprattutto l`elevato livello di incertezza e astensionismo (43%). Indice del fatto, più volte sottolineato, che l`area dei cattolici praticanti stenta ad individuare un`offerta politica soddisfacente".
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