“L’accordo quadro tra Italia e Canada per il reciproco riconoscimento e conseguente conversione delle patenti di guida è stato finalmente sottoscritto dai rappresentanti dei due Paesi. Ieri, infatti, alla Farnesina, il Sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova e l’Ambasciatore del Canada in Italia Peter McGovern hanno sottoscritto il documento, frutto di una lunga trattativa tra le due parti”. Così in una nota Francesca La Marca, PD.
“Anche se non siamo ancora nella fase operativa, esprimo la mia grande soddisfazione per questo primo risultato che io stessa ho sollecitato da qualche anno con iniziative assidue e ripetute. Voglio ricordare, infatti, che la mia prima interrogazione al riguardo risale al 19 luglio 2013 (4-01331) e ad essa hanno fatto seguito numerosi interventi diretti presso il Ministero degli Esteri, presso il Ministero dei Trasporti, con l’Ambasciatore canadese in Italia, con l’Ambasciatore e i consoli italiani in Canada, con i rappresentanti del Québec in Italia e Canada.
Quello di ieri è un accordo quadro tra il Governo italiano e lo Stato federale canadese. In Canada, le competenze dirette in materia di viabilità e trasporti sono delle Province che in materia agiscono autonomamente, sia pure nel quadro generale determinato dalle disposizioni federali. È necessario, dunque, che ogni singola Provincia concorra a definire, a sua volta, un accordo di natura operativa in modo che gli interessati – italiani residenti in Canada e canadesi residenti in Italia – possano richiedere la conversione della loro patente.
Alla luce dei contatti avuti nel recente passato mi risulta che le trattative con il Québec, particolarmente attento alle sue prerogative, sono in fase molto avanzata e che vi sia la disponibilità a superare anche le osservazioni fatte da quel Governo in materia di motocicli. Vi sono, dunque, le condizioni per giungere al più presto ad un risultato pieno e in questa direzione si orienterà il mio impegno futuro.
Con la consapevolezza e il desiderio – conclude La Marca – che mettere i cittadini nella condizione di potersi giovare di favorevoli condizioni di mobilità nelle rispettive realtà di residenza rappresenti un altro concreto punto di saldatura dell’amicizia e della collaborazione tra i due Paesi”.
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