Fucsia Nissoli, deputata eletta nella ripartizione estera Nord e Centro America, è intervenuta ieri nell’Aula della Camera per dichiarazioni di voto favorevole sulla ratifica dell’Accordo fiscale Italia-Panama ed altri importanti accordi internazionali.
Nello specifico sono state approvate, dalla Camera dei Deputati, le ratifiche concernenti: l’Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Regno hascemita di Giordania in materia di lotta alla criminalità; l’Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Mongolia, dall’altra; l’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Armenia sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale e, di particolare rilevanza, la Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Panama per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali.
In particolare, l’On. Nissoli, per quanto concerne la Convenzione fiscale tra Italia e Panama ha sottolineato "il problema dell’evasione fiscale riveste, come è emerso anche di recente nella vicenda dei cosiddetti Panama Papers, un carattere di particolare gravità per la sua illegalità oltre che per il disvalore sociale e per la stigmatizzazione anche sul piano etico che lo contraddistinguono. Mai come in questi tempi – ha fatto notare la deputata – si è avvertito con urgenza la necessità di una fattiva collaborazione tra i Governi dei Paesi interessati al fenomeno dell’evasione fiscale nell’operare un sistematico ed organizzato scambio di informazioni di natura fiscale, e nel promuovere la trasparenza dei rispettivi ordinamenti giuridici".
Pertanto, l’on. Nissoli, annunciando il voto favorevole alla ratifica, ha evidenziato l’importanza dell’Accordo perché vi è "la previsione di uno scambio di informazioni molto ampio, che riguarda anche le informazioni detenute da una banca o da un’istituzione finanziaria, in linea con gli orientamenti internazionali che prevedono sostanzialmente la fine del segreto bancario".
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