Concordo con il giornalista Andrea Di Bella nel dire che la questione del taglio delle accise sulla benzina possa mettere in gioco la credibilità del Governo. Oggettivamente, i carburanti costano troppo. Questo Governo si è prefisso di fare scendere il carico fiscale. Noi siamo tassati tanto e la pressione fiscale attuale è eccessiva. Qualcosa è stato fatto ma si deve fare di più. La buona volontà c’è. Purtroppo, però, ci sono dei conti da far quadrare. Questa è la realtà.
Le accise sulla benzina servono a finanziare varie cose che sono molto importanti. Penso alle pensioni. Dunque, se si tagliassero le accise sulla benzina, si dovrebbe aumentare il carico fiscale da qualche altra parte. Ergo, i soldi che non si prenderebbero più con le tasse sulla benzina si dovrebbero prendere da un’altra parte. Inoltre, noi dimentichiamo che il nostro Paese deve rendere conto all’Unione Europea. Non abbiamo più nemmeno una sovranità monetaria. L’Unione Europea ci osserva e sarebbe pronta a darci una stangata se andassimo fuori dai parametri.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe intervenire. Oramai, c’è stata una sorta di “mutazione genetica” nella presidenza della Repubblica, la quale è molto più interventista di quanto non lo sia stata in passato nelle questioni del Governo.
La situazione è molto complessa, anche perché la maggioranza è una coalizione. Basta ricordare quello che è accaduto riguardo alla tassazione sugli extra-profitti delle banche. C’è stato del malcontento da parte di Forza Italia. Si dovrà agire con prudenza.