Capannoni, strade, parcheggi e persino due scuole private: e’ una cittadella abusiva quella sequestrata oggi nel quartiere di Pianura dalla polizia municipale e dai carabinieri. Venticinquemila metri di terreno a destinazione agricola, in gran parte sottoposti a vincoli paesaggistici e archeologici, sui quali nel corso di almeno sette anni erano sorti manufatti illegali di ogni genere. Quindici le persone indagate con l’accusa di lottizzazione abusiva, reato che prevede la confisca e la demolizione dell’immobile anche in caso di prescrizione del reato: si tratta di proprietari, usufruttuari e costruttori, alcuni dei quali gia’ noti ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura.
Non e’ escluso tuttavia che l’inchiesta ora si allarghi, dal momento che gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso e dal sostituto Lucia Esposito, intendono chiarire come mai nessuno sia intervenuto per prevenire o reprimere abusi tanto gravi. Per alcuni degli immobili, in particolare, risultano emesse ordinanze di demolizione da parte del Comune di Napoli: ordinanze che tuttavia sono rimaste lettera morta. Lo stesso Comune aveva anche respinto alcune istanze di condono edilizio pure avanzate dai titolari delle costruzioni abusive. La zona devastata dalla speculazione, che si trova tra la citta’ di Napoli e l’area flegrea, rientra nel perimetro del piano territoriale paesistico di Agnano – Camaldoli.
Nonostante fossero abusive, le costruzioni avevano ottenuto l’allacciamento alle reti fognaria, idrica ed elettrica; le scuole (un istituto alberghiero e un complesso che ospita scuola dell’infanzia, elementare e media) avevano poi ottenuto le autorizzazioni amministrative a funzionare nonostante non disponessero del certificato di abitabilita’. Eccezionalmente, per consentire agli alunni di concludere l’anno scolastico, pur essendo sotto sequestro gli edifici adibiti a scuole potranno funzionare per qualche giorno ancora. ‘Come si fa a costruire scuole abusive sotto gli occhi tutti?’, si chiede Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania: ‘Pianura rappresenta l’emblema della lottizzazione abusiva , dove il cemento illegale e’ cresciuto tra inerzia e tolleranza. E’ un quartiere dove, secondo le ricostruzione dei pentiti, il cemento illegale e’ un affare da 70-80 mila euro al mese. E se da un alto la magistratura e le forze dell’ordine continuano il loro lavoro nella lotta alla cemento spa, sul condono edilizio si respira aria di larghe intese’. In Campania gli abusi edilizi costituiscono ormai un’emergenza: appena mercoledi’ scorso un’altra vastissima lottizzazione edilizia era stata scoperta e sequestrata ad Orta di Atella, nel Casertano. Nei mesi scorsi, invece, sempre nell’area dei Camaldoli erano stati messi i sigilli a un imponente complesso turistico – residenziale totalmente abusivo, alcuni corpi di fabbrica del quale, pur essendo stati acquisiti in passato al patrimonio comunale, erano rimasti nella disponibilita’ degli ex proprietari.
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