“Boom di pratiche provenienti dal Brasile” a Legnano (Milano). E l’ufficio dello Stato civile chiude per due giorni alla settimana per quasi un anno.
Orario di ricevimento ristretto, dunque, solo il lunedì, martedì e giovedì, contro i cinque precedenti, quello applicato da oggi e per 10 mesi dal sindaco Paolo Longhi al settore di Palazzo de Stefani che si occupa di atti di nascite, matrimoni e decessi.
A fronte della valanga di richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana che sono concesse, per via giuridica, ai discendenti degli emigrati che nell’ultimo secolo e mezzo hanno lasciato la città per cercare fortuna in Sud America, in particolare in Brasile, – scrive L’Arena – il primo cittadino è stato costretto a ridurre l’orario del servizio che è seguito da due soli dipendenti.
Come da mesi sta accadendo in altri centri della provincia, pure a Legnago la concessione del diritto di essere cittadini italiani, in base allo «ius sanguinis», a discendenti dei nostri emigrati, si è tradotta in un «super-lavoro» per i dipendenti comunali.
Nell’ordinanza – spiega L’Arena-, valida da oggi e fino al 30 settembre 2025, Longhi scrive: «Sono pervenute a questo ente numerosissime richieste di trascrizione degli atti da parte di neo cittadini italiani, prevaletemene di origine brasiliana. Lo Stato civile non riesce ad evadere in tempi ragionevoli tutte le istanze. Per questo è necessario chiudere al pubblico per due giorni a settimana l’ufficio”.