Lingua italiana, musica e poesia. Sarà inaugurata domani, mercoledì 6 luglio, a Firenze, presso l’ex monastero della Santissima Concezione, all’interno del complesso di Santa Maria Novella, una prima sezione del Museo Nazionale dell’Italiano (Mundi): due sale permetteranno di scoprire l’origine e l’evoluzione della nostra lingua.
In mostra alcuni cimeli straordinari: un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia; il “Placito capuano” (eccezionalmente in prestito dall’Abbazia di Montecassino), l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza ‘ufficiale’ redatta in italiano: “Sao ko kelle terre…”; il manoscritto Riccardiano 1035 nel quale Giovanni Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Divina Commedia che fissa la lingua del “sì”. Completano il quadro il manuale culinario di Pellegrino Artusi e la sceneggiatura autografa del film “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini.
All’inaugurazione interverranno il sindaco Dario Nardella e il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
L’allestimento – che arriverà a coprire oltre 2.000 mq di esposizione – spiega il rapporto dell’italiano di oggi con i dialetti e le minoranze linguistiche e la diffusione della lingua di Dante in tutto il mondo, veicolata dall’emigrazione e da un immaginario di simpatia che la lingua aggrega.
Il progetto – finanziato dal Ministero della Cultura con un investimento di 4,5 milioni di euro su impulso del ministro Franceschini – è promosso dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia dei Lincei, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dall’Asli (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e dalla Società Dante Alighieri.