Che la Chiesa stia attraversando un momento non facile è vero. In Germania la locale Chiesa cattolica sta perdendo fedeli, nonostante sia una delle più ricche e potenti Chiese nazionali. I vescovi cattolici tedeschi sono di orientamento progressista. Essi sono per la benedizione delle coppie omosessuali in chiesa e per l’inter-comunione con i protestanti. Per contro, i vescovi americani sono di orientamento conservatore. Questi ultimi stanno preparando la scomunica del presidente americano Joe Biden, per via della sua presa di posizione in favore dell’aborto, una posizione che non si concilia con quella della Chiesa.
Le divisioni si stanno facendo sempre più forti e sembra quasi che si arrivi allo scisma. Papa Francesco sembra che fatichi non poco a conciliare le posizioni. Prima egli sembrava che stesse aprendo, per esempio, alle unioni tra persone dello stesso sesso, seguendo la posizione tedesca, ed ora sembra che stia facendo il contrario. La nota del Vaticano riguardo al DDL Zan è la dimostrazione di ciò. Adesso, il Papa vuole dialogare sulla questione, la quale riguarda anche il Concordato.
Secondo giuristi, come il costituzionalista Michele Ainis, il DDL Zan potrebbe essere veramente problematico riguardo ai rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica. Come andrà a finire?
In più, vi è la questione della Chiesa cattolica in Cina, la quale crea non pochi malumori. Il caso del cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, lo dimostra. Da sempre contrario all’accordo tra la Santa Sede ed il regime comunista cinese, il cardinale Zen ha cercato di parlare con il Papa a Roma. Egli è riuscito a consegnare la lettera al Papa, tramite il segretario di questi padre Gonzalo, ma il Papa non l’ha incontrato. Insomma, la barca di San Pietro sta navigando in un mare tempestoso. Chi sta al timone deve essere equilibrato nei giudizi, per evitare situazioni spiacevoli. Papa Francesco ne sarà capace?