La scorsa settimana Papa Francesco ha compiuto 85 anni. I nostri auguri non intendono essere formali, ma certamente l’espressione concreta e sincera di stima profonda per un uomo della Chiesa contemporanea che ha voluto, coraggiosamente, ripartire dai valori fondanti del cristianesimo e del Vangelo, non certo elusi, ma certamente solo ricordati nelle omelie, con grande fervore, ma senza quell’immersione nelle acque del battesimo, che il cristiano deve, ogni giorno, praticare.
L’intera umanità, molto confusa, guarda con gratitudine a Papa Francesco per aver nuovamente indicato la Via, la Verità e la Vita, ossia Gesù, il quale non può non camminare nel mondo insieme agli esseri umani.
Camminare nel mondo insieme agli esseri umani significa accogliere gli altri, praticare la fraternità, quella che vede negli altri il volto del fratello e non di un estraneo, di cui nulla ci appartiene.
Papa Francesco ci sprona, incessantemente, a camminare nel mondo insieme agli altri, condividendo con essi quello che ci è stato donato, ossia la vita, la città, la nazione in cui vivono i diritti umani, il nostro benessere. L’umanità errante, che anche noi rappresentiamo nei giorni sofferti in cui viviamo, in tal modo potrà trovare un territorio in cui non sentirsi sola ed abbandonata a se stessa.
Non si può, in alcun modo, negare che, per essere vere donne e veri uomini, occorre guardarsi negli occhi per riconoscersi, ossia riconoscere che siamo fratelli, portatori della stessa dignità, da tutelare ed onorare perché sacra.
Grazie a Papa Francesco perché ci sprona a riconoscere la centralità del valore della dignità umana e ci fa comprendere che essa è l’identità di ciascuno di noi, sicchè, senza il rispetto della dignità umana, non esiste più l’essere umano. Oggi più di ieri parlare di dignità umana, riconoscendo la sua centralità, significa riscattare il valore della persona, farla assurgere da oggetto quasi inutile a soggetto, il quale ha un’anima che ne fa una creatura divina e, nel contempo, lo rende protagonista dell’edificazione di una società a misura d’uomo, equa ed umana, senza più persone ai bordi della società, senza più terre depresse ed aride.
Grazie a Papa Francesco per gli insegnamenti che ci ha donato e ci dona in quanto guidato da un animo generoso, reso tale dalla Fede.
Ci piace definire Papa Francesco “Il Papa Generoso”, in quanto ci dona la mano nel riconoscere il nostro profondo valore e, nel contempo, il profondo valore degli altri, guidandoci sull’impervio terreno del riscatto della nostra e dell’altrui dignità, così come insegna il Vangelo.