Dante Alighieri e Roma. Nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte del grande poeta (Firenze 1265-Ravenna 1321). Il sommo con la capitale ha avuto un legame particolare e quest’anno è l’occasione per poter visitare (Covid permettendo) la Casa di Dante e la Società Dante Alighieri.
Nell’opera del poeta si trovano numerosi riferimenti a Roma, ma il suo rapporto con la città eterna raggiunge il clou nell’ambasceria inviata da Firenze a Papa Bonifacio VIII nell’ottobre 1301 della quale ne fece parte. In tale scritto ufficialmente si cercava di dissuadere il Pontefice dalla decisione di inviare a Firenze Carlo di Valois per sedare i tumulti fra le fazioni dei Bianchi e dei Neri. Ufficiosamente, invece, si cercava di appoggiare i Neri.
All’epoca Dante si trovava a Roma e l’ambasceria era in corso, ma a Firenze la situazione all’improvviso precipitò e la missione venne vanificata. I Neri si impadronirono del potere e il poeta fu accusato di baratteria e multato. Non essendosi presentato per discolparsi, fu condannato a morte in contumacia nel 1302. Nelle sue opere Roma appare legata alla figura di Virgilio e fu punto di riferimento della sua poesia. Un’occasione da non perdere è quella di visitare la Casa di Dante. E’ situata presso Palazzo Torre Anguillara, in piazza Sidney Sonnino, 4, a Roma. E’ stata fondata nel 1913 con il nome Lectura Dantis ed ha assunto l’attuale denominazione nel 1914. Il suo scopo è la diffusione dell’opera del grande poeta italiano in tutto il mondo.
Annualmente viene pubblicato un “Repertorio Bibliografico Dantesco”, ha sede una biblioteca, che si è costituita nel 1920 con una donazione di Sidney Sonnino, alla quale se ne sono aggiunte altre. La sua specializzazione è la dotazione di tutte le edizioni della Divina Commedia che esistono nel mondo. Le più antiche sono quelle di Jesi del 1472 e di Firenze del 1481 con le incisioni del Botticelli.
Altro luogo da visitare è la Società Dante Alighieri, situata nel Palazzo di Firenze, in piazza Firenze, 27, a Roma. E’ stata fondata da Giosue’ Carducci nel 1889. Il suo fine è quello di tutelare e diffondere la cultura italiana nel mondo. La società, ente morale, istituisce scuole, sussidia biblioteche, promuove conferenze, manifestazioni culturali e assegna borse di studio.